Milano – E’ la prima personale del pittore newyorkese Dylan Solomon Kraus (1987, USA) quella che dal 1 aprile si apre nella sede del nuovo spazio espositivo Peres Projects di piazza Belgioioso.

Le opere di Kraus riecheggiano tra simbologia mistica e architettura, portando a una venerazione filosofica e a una curiosità per il mondo interiore. I dipinti rivelano e svelano una nozione non lineare di tempo e luogo, alludendo a dimensioni alternative e sovrapposte.  In Holy Unrest, questo il titolo dalla mostra, il viaggio è un passaggio psichico, segnato da immagini di orologi, torri e riflessi. La narrazione si svolge al chiaro di luna illuminata da cicli di corpi celesti, carichi di energia talismanica. Spazi mistici (casa, comunità, destinazione) interpongono città reali (allagate, vuote, vacanti).

Questi cicli sono rappresentati da piani sovrapposti che, oscillando tra il primo e il secondo piano, sembrano posizionati come se, guardando fuori dalla finestra verso il cielo, si volasse accanto agli uccelli. I simboli ripetuti, le forme geometriche e le città post-umane che galleggiano nella nebbia gettano schemi che, pur risultando sfuggenti, sono familiari. Come se svegliandoci da un sogno, tentassimo di ricordarcelo.
La mostra prosegue sino al 29 aprile con i seguenti orari al pubblico: da lunedì –a venerdì 11-18

 

Note biografiche
Dylan Solomon Kraus (1987, Ohio, USA) è un artista multidisciplinare che vive e lavora a New York. Nel 2015 ha conseguito la laurea in Belle Arti alla Cooper Union di New York. Recentemente la sua pratica multidisciplinare si è focalizzata sulla pittura come media che gli permette una resa cinematografica dei suoi soggetti. Kraus schiera una serie di simboli e forme geometriche, ambientate all’interno di paesaggi in cui lo spettatore è impegnato in una reinterpretazione di scenari pastorali notturni in cui oggetti celestiali, come una serie ricorrente di pianeti, attraversano la cornice della tela.