Senza nome.jpgVan De Sfroos – Ha dimostrato che la musica dialettale possa coinvolgere un pubblico ampio, lo ha fatto portando un suo pezzo – rigorosamente in vernacolo – sul palcoscenico del Festival di Sanremo. Davide Bernasconi, in arte Van De Sfroos, ha fatto tappa al Teatro di Varese, gli scorsi venerdì 15 e sabato 16 aprile, per presentare il suo ultimo disco, "Yanez" (che prende il nome proprio dal brano arrivato quarto all’ultima edizione della kermesse sanremese). Un pubblico numeroso ad applaudirlo al Teatro "Che Banca!", un pubblico di tutte le età che – con lui – ha cantato tutti i suoi brani. Davide Bernasconi nasce e Monza 45 anni fa. Inizia la sua carriera musicale negli Anni Novanta con i "De Sfroos", con i quali sperimenta la scrittura di testi in lombardo. Una sperimentazione che porta presto i suoi frutti: Davide non abbandonerà mai il dialetto che, anzi, diverrà la costante di ogni suo brano. Nel 1999 vince il Premio SIAE/Club Tenco come migliore artista emergente. Nel 2002 riceve la Targa Tenco per il miglior disco in dialetto. Nel 2008c il suo album "Pica!" arriva al 4° posto tra i più venduti in Italia. Collabora con Francesco Baccini ed Enrico Ruggeri. Scrive libri, li rappresenta in teatro, fino ad arrivare – quest’anno – a Sanremo. Di Van De Sfroos e del suo indiscutibile talento ne abbiamo parlato insieme a Mario Ermini Burghiner, anch’esso cantautore dialettale che – nel passato – ha avuto "l’onore" (come lui afferma) di suonare ad un concerto del noto artista monzese. Per ascoltare l’intervista concessa ai microfoni de La6Tv da Burghiner e per vedere alcune immagini del concerto di Van De Sfroos portato in scena lo scorso venerdì 15 al Teatro Che Banca di Varese, cliccate qui.

 

Massimo Ranieri – Massimo Ranieri a Varese. Ancora una volta, perranieri.jpg raccogliere l’ennesimo successo. L’artista di origini napoletane ha calcato il palcoscenico del Teatro "Che Banca" lo scorso martedì 19. Più di 850 persone ad assistere allo spettacolo "Canto perchè non so nuotare.. da 40 anni". Sono i brani che hanno fatto la storia della musica a raccontare il suo trascorso. "Perdere l’amore", canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 1988. "Accussi Grande", "Ti voglio bene assai" e altre melodie napoletane danno forma all’anima partenopea dell’artista. Calda e passionale. È poi la volta dei successi di altri grandi nomi della musica: Mina e Battiato, per esempio. Il tutto fuso con estrema cura. Con passione ed equilibrio. Ranieri non è solo ad incantare il pubblico: con lui numerose artiste, tutte donne. Danzano, cantano, recitano con lui. Il risultato finale è strabiliante, il successo di Ranieri e di questo spettacolo (che ha superato la soglia delle cinquecento repliche) lo testimonia.

La musica dialettale e il fascino dell’espressività partenopea: Van De Sfoos e Massimo Ranieri ospiti, negli scorsi giorni, al Teatro "CheBanca!" di Varese. GUARDA IL VIDEO