Casale Monferrato – “Dopo aver guardato il sole è calato il sipario” è l’intrigante titolo della personale di Alessio Barchitta in corso nel Salone Marescalchi del Castello. L’artista è il vincitore del Premio Mostra Istituzionale della VI edizione di Arteam Cup 2020, promosso dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV).

“Barchitta – spiega Matteo Galbiati curatore della mostra – non cade nel vizio della retorica disincantata, perché sa muoversi con rigore negli itinerari senza frontiere della sua immaginazione. Ogni occasione è momento di pausa meditativa, istanza di raccoglimento per concentrarsi sulla possibilità di ampliare il proprio dettato estetico, etico, rappresentativo, con un’estensione nuova e possibilmente più ricca, con le sfumature diverse nell’esito del manufatto artistico che non si preclude mai alcuna tecnica e alcuna materiale consistenza del proprio apparire”.

Con questa esposizione, l’artista vede prendere forma la sua prima personale nella quale presenta otto diversi cicli di cui uno completamente inedito e realizzato appositamente per l’occasione dal titolo “Alcun colore preferito” (2022) dove riprendendo il tema del ritratto, pone attenzione sulla consistenza della pelle.

Nel Salone Marescalchi si susseguono opere molto varie che sono mezzo per accedere non solo alla poetica e all’estetica del giovane artista, ma anche per aprire uno spiraglio di luce su noi stessi e sul nostro essere e stare nel nostro mondo e nel nostro tempo.

L’artista ci pone davanti a una riflessione vera e profonda sull’esistere e sull’essere: Dopo aver guardato il sole è calato il sipario. Quante volte nell’arco della vita si susseguono questi momenti. La luce e il buio, le verità e le falsità, certezze e dubbi e così via….
La personale di Barchitta rimarrà in calendario sino al 4 settembre. Sarà possibile visitare l’esposizione il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle19 con ingresso libero.

Cenni biografici
lessio Barchitta nasce a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), nel 1991. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel suo lavoro la scelta dei materiali è parte fondamentale della ricerca, quasi mai esenti o indenni da un passato che segna la materia o l’immaginario collettivo.