U.Boccioni, 'Forme uniche della continuità nello spazio', 1913U.Boccioni
'Forme uniche della continuità
nello spazio', 1913

Un movimento datato 1909 – "Abbiate fiducia nel progresso ha sempre ragione anche quando ha torto", annuncia all'esordio del grande evento, dell'Evento dell'anno, il neo eletto Assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory. Si parla di futuro, di Futurismo, precisamente un secolo dopo, il 5 febbraio, nello stesso giorno in cui veniva steso il Manifesto dal leader Filippo Tommaso Marinetti, sottoscritto poi dai cinque protagonisti: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Luigi Russolo e Gino Severini. 'Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità', è il quarto punto, esplicativo, preciso: nuovi ideali all'orizzonte, nuovi canoni, desiderio di ribellione, novità, forza, lontana dagli standard, molto più vicina alla vita di tutti i giorni.

Milano: la tela su cui dipingere – "Una mostra a e per Milano", ha precisato Ada Masoero, curatrice dell'esposizione accanto a Giovanni Lista, "in quanto la città è stata sfondo e matrice del pensiero e dello sguardo futurista". Palazzo Reale è solo un punto in cui si concentra l'energia riportata alla luce di questi artisti, attori in città nei primi anni del '900. Una grande mostra, 400 i pezzi presenti, tra cui, a fare da cornice alle opere note, le testimonianze di tutti gli ambiti in cui gli artisti hanno agito: moda, teatro, musica, fotografia, design, pubblicità, cinema, arti decorative. Così come, accanto ai cinque artisti fondatori, Carrà, Balla, Boccioni, Russolo e Severini, sono esposte anche le creazioni di tutti coloro hanno dato vita e sostenuto gli ideali per lungo tempo e spaziando nelle diverse discipline. Come ogni novità nel mondo dell'arte, nella storia, nella vita, niente nasce d'improvviso, senza avere le fondamenta nel passato e di conseguenza senza porre le basi per il futuro. Anche l'intento di dare spazio a questa realtà, tra le scelte espositive che hanno definito la mostra.

V.Marchi, 'Città', 1919 ca.V.Marchi, 'Città', 1919 ca.

Eredità artistiche – In mostra il prima e il dopo del Futurismo, che, a volerlo inglobare temporalmente, lo si può fare tra il 1909 e il 1944, andando ad esaurirsi con la morte di Marinetti. Un movimento che fu vitale per un trentennio, nel corso del quale coinvolse e spaziò in tutta la società del tempo. "Non può sussistere pittura senza divisionismo", affermavano i cinque promotori nel 1910; da qui, un percorso espositivo che muove dalla fine dell'800 con i protagonisti del Simbolismo, e del Divisionismo, da Alberto Martini e Romolo Romani, da Medardo Rosso a Gaetano Previati. Una scansione temporale precisa, decennio dopo decennio, a partire dalla coscienza di un nuovo ideale di bellezza e una nuova pulsione vitale: dinamismo e velocità. Gli anni dieci e il dinamismo plastico, a cui fa seguito, nel decennio successivo l'interesse per l'arte meccanica. 'L'epoca in cui viviamo (…) si distinguerà fra tutte nella storia per la divinità che vi impera: la Macchina', è solo uno dei pensieri espressi ne L'Arte Meccanica, specifico Manifesto del '23. Si solcano nuovi orizzonti, si aprono nuove prospettive, sono gli anni Trenta quando nasce L'Aeropittura: 'Il Colosseo visto da 3000 metri da un aviatore, che plana a spirale, muta di forma e di dimensione ad ogni istante', si leggeva nel Manifesto del 1929. Ogni settore, ogni sfaccettature dell'esistenza umana viene indagata, viene descritta, viene resa pubblica. In architettura furono i progetti di Sant'Elia, il manifesto di un nuovo ideale di città, con nuovi materiali di costruzione. Gettate ormai le basi di una nuova concezione di spazio e di materia, si muovono negli anni seguenti alcuni protagonisti del '900 artistico mondiale, da Burri a Fontana, presenti con alcuni pezzi in mostra.

G.Balla, 'Feu d’artifice (Fuoco d’artificio)', Roma, 1917G.Balla, 'Feu d'artifice (Fuoco d'artificio)'
 Roma, 1917

La pittura futurista, 1910 – Accattivante e coinvolgente il percorso espositivo, in linea con le dichiarazioni degli artisti: 'Noi porremmo lo spettatore al centro del quadro'. Non solo le scelte delle opere, la collocazione, il colore delle pareti, ma anche e soprattutto i rumori che si diffondono tra le sale, i vortici senza fine, le cromie vive e sprezzati delle pitture, il tempo tangibile dei pensieri di un passato che è più presente di quanto non si crede. A custodire il patrimonio a Palazzo Reale, un'installazione di Italo Rota, eseguita sul disegno di Giacomo Balla, Linee di forza del pugno di Boccioni, da attraversare, ammirare, toccare. Le note, la musica, Il suono della Guerra dei Suoni, le emozioni vibranti del Futurismo, si inebriano dalla piazza del Duomo alla città, per ricreare una sceneggiatura costruita sulla vita che dura da 100 anni.


'FUTURISMO 1909-2009 Velocità + Arte + Azione'

6 febbraio – 7 giugno 2009
Palazzo Reale Piazza Duomo, 12
Milano
Orari: tutti i giorni 9.30-20.00. Lunedì 14.30-20.00. Giovedì 9.30-22.30
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura della mostra
Biglietti: € 9,00 intero, € 7,00 ridotto, € 4,50 ridotto speciale. Bambini fino a 5 anni gratuito, da 6 a 14 ridotto
Informazioni: tel. 02.54919 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00; pagamento: carta di credito o vaglia)
Catalogo Skira
www.comune.milano.it
FuturisMI è un progetto del Comune di Milano (mostre, spettacoli, eventi) per celebrare il centenario del Futurismo: www.comune.milano.it/futurismi