L'ingresso della galleria FoliniL'ingresso della galleria Folini

Un astrattista contemporaneo – Inaugura sabato 31 la mostra Gerarchie spirituali nella galleria di Folini  di Chiasso. Uno spazio espositivo che ha visto più artisti varesini collaborare e lavorare. Anche per quest'occasione è uno dei più tesi e seri teorici della pittura della provincia ad avvicinare l'artista che fino al 12 luglio occuperà con le sue opere le sale della Folini Arte Contemporanea. Roberto Floreani è considerato oggi uno dei più convincenti e maturi astrattisti della sua generazione; con questa mostra accentua la portata introspettiva dell'opera e la sua resa pittorica complessiva. La sua ricerca pittorica porta a tele dalle grandi dimensioni, un fondo piatto sul quale si inseriscono tratti veloci, che muovono e creano lo spazio. Per la mostra elvetica il pittore veneziano ha scelto un nucleo di diciotto opere che ha concepito prendendo spunto dalla ricerca filosofica di Rudolf Steiner (1861-1925), fondatore dell'Antroposofia e teorico della conoscenza soprasensibile. Le novità delle sue ultime creazioni si trovano soprattutto nella resa, Floreani aveva esposto lo scorso anno nella stessa galleria ma, questa volta, mostra al pubblico lavori che nascono da una diversa matrice. Lo sfondo delle tela accoglie infatti una sorta di texture, una quadrettatura sopra la quale si inseriscono le linee curve, care all'artista; un procedimento che comporta sovrapposizioni di colore, velature. Una ricerca introspettiva legato ai tempi lunghi e minuziosi della stratificazione, alle superfici rosate che sembrano vibrare dall'interno, una nuova realtà interna, propria dell'artista che si trasforma e cresce insieme al fare.

Un'opera di FloreaniUn'opera di Floreani

Dialogo a due – E' stato coinvolto in prima persona, col ruolo di 'teorico', un artista della nostra provincia, Domenico D'Oora che da tempo collabora con la galleria Folini. L'artista di Castelvaccana si è misurato con il collega veneziano, l'ha intervistato e il risultato di questo dialogo, più che intervista, sarà in catalogo. Una serie di domande che, oltra ad indagare sull'arte di Floreani, fanno emergere anche la visione artistica di D'Oora. Dopo aver indagato sul progetto 'gerarchie spirituali, averne sviscerato il senso, scoperto l'interazione con la realtà contemporanea, curiosato tra le sue amicizie, D'oora si lascia trasportare in una domanda molto personale "Roberto, noi artisti, noi pittori, ben sappiamo che nel mondo dell'arte, a causa della sempre più accentuata destinazione ad una funzione d'intrattenimento di massa, è calata una genìa di personaggi il cui unico fine è quello di trarne il maggior profitto economico. Ne consegue che la pittura, proprio per il suo essere, al contrario, uno strutturato sempre autentico e veritiero, specchio dell'anima e della posizione che l'autore assume nel suo divenire rispetto alla contemporaneità e altresì nei confronti dei fini ultimi dell'esistenza, viene emarginata dall'impiego di mezzi molto più adatti alla costruzione di eventi meramente spettacolari.
Quindi vorrei chiederti: per Floreani individuo, per la tua vita, cosa significa la pittura?"
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Riflessione speculare – D'Oora chiede a Floreani, ma parla di sè. Guarda un suo collega, vicino a lui per molti aspetti. Domenico lavora ormai da anni sull'annullamento dello spazio tramite il colore stesso. Una ricerca elaborata fatta di introspezione e conoscenza della luce e delle cromie. I suoi monocromi fanno andare al di là e cercare quell'altrove sconosciuto, quel mistero che è dato dall'assenza di un dato oggettivo e che destabilizza all'inizio chi fruisce l'opera. L'artista di Castelvaccana si chiede se la spettacolarizzazione assume più valore dell'Arte in sè; se è appagante, ai fini commerciali, fare show o creare. La sua è un affermazione più che un dubbio e chiede ad un 'amico' come affronta questa situazione che è data per certa, ma che si capisce dal tono, non condivide. Scavando nell'arte di un altro, tramite il confronto, D'Oora ha trovato l'occasione per dire la sua e farsi portavoce di uno degli aspetti che più 'preoccupa' gli addetti ai lavori.
Quanto a Floreani articola una risposta consapevole e sentita, nella quale inserisce questa frase: "Per me la pittura è una strada da percorrere, una scelta che accompagna ogni attimo dell'esistenza. Anche quello più inconsapevole e distante. Condividendo l'opinione di Francis Bacon, credo anch'io che l'idea romantica dell'ispirazione come attimo sublime e distintivo non esista. Esiste la vita con la pittura. Il lavoro. (…)".


ROBERTO FLOREANI Gerarchie Spirituali (Passaggio in Ticino)

31 maggio 2008 – 12 luglio 2008
Folini Arte Contemporanea – Via Livio 1 – CH – 6830 Chiasso
Catalogo:Roberto Floreani – bilingue (italiano inglese)
Testi:intervista di Domenico D'Oora all'artista
Inaugurazione:sabato 31 maggio 2008, ore 18.00
Orari di apertura: da martedì a venerdì h. 14.00 – 18.30, sabato 10 – 12.00; 14.00 – 18.30 o su appuntamento.