"Pause/still 02:12:18" 2010, vetro, vernice"Pause/still 02:12:18" 2010,
vetro, vernice

Quando l'arte prende luce – Claudio Citterio gioca in casa. E' proprio il caso di dirlo perchè l'artista varesino, ormai da tempo attivo a Milano, ha trovato una nuova e accogliente dimora dove lavora abitualmente: la Casa degli artisti. Proprio nella sede nel capoluogo lombardo Citterio propone le sue ultime opere raccolte nella mostra personale "Dichiarazione". Il titolo è stato scelto dall'artista anche perchè "riconducibile alla sua articolazione figurata: di-chiara-azione (luminosità) come una sorta di traduzione della mostra, oltre che una definizione in generale di esposizione che in sé è sempre una dichiarazione di intenti e di modi", come ha spiegato lo stesso Citterio. Il giovane, che avevamo incontrato un mese fa presso la duet art gallery di Varese, in occasione di un incontro col critico Bruno Corà, torna a far parlare di se confermando la sua inventiva e la sua originalità.

"Pupilla" 2010 , schermo lcd, video loop, lettore mpeg"Pupilla" 2010 , schermo lcd,
video loop, lettore mpeg

Lasciamoci guidare – Claudio Citterio si conferma un artista di non facile comprensione, le sue opere – seppur affascinano nell'immediato – per essere correttamente interpretate necessitano di accurate spiegazioni. Questo accade perchè il giovane si confronta ormai da anni con la luce producendo lavori che richiedono analisi ed esperimenti da parte dell'artista stesso. Nella personale aperta a Milano fino al 15 maggio si trovano otto nuove creazioni che Citterio ha realizzato nell'ultimo periodo. E' proprio lui a descrivere alcuni di questi lavori: "Nella mostra Dichiarazione è esposta l'opera Pupilla (2010), uno schermo piatto di 42 pollici appoggiato al muro di una stanza normalmente illuminata. L'ombra propria dell'oggetto, non quella portata, viene di volta in volta compensata dalla luminosità che un video produce, accorciandola o assottigliandola a dispetto dell'immobilità

Claudio CitterioClaudio Citterio

dell'oggetto e a vantaggio della stanza che recupera i suoi elementi" spiega l'artista. "La luce prodotta dallo schermo è la stessa già presente nell'ambiente; la nostra stessa presenza coincide con la nostra possibilità di percepire le cose, in questo caso invisibili se non per contrasto e di conseguenza inconsapevole se non per confronto" conclude Citterio.

Curiose curiosità – Sempre con la luce, i riflessi e i colori giocano gli altri lavori proposti dal giovane. "E' presentata anche la serie Pause/still (2010): l'opera è composta da un vetro sabbiato dello spessore di 3 mm e vernice. Si tratta di una copia dal vero di uno 'still da videoinstallazione' – prosegue Citterio – infatti è la copia bidimensionale dell'opera Soffio del 2004, in cui lo schermo LCD di una videocamera illumina da dietro, con variazioni cromatiche continue, un vetro sabbiato appoggiatovi sopra, ampliando il "frame" iniziale ed espandendo la dinamica degli aloni di colore. Da questo, mettendo in pausa la videocamera si ottiene, di volta in volta, una di queste combinazioni ferme sul vetro e riproducendone l'aspetto su un altro vetro di uguale foggia, poi appoggiato in piano sul pavimento, accanto ad altri Pause/still con altri colori e tonalità".

Claudio Citterio
DICHIARAZIONE
dal 21 aprile al 15 maggio
CASA DEGLI ARTISTI – MILANO
in via Pisino 4, Milano
tel. 333 66 91 024/ 339 71 50 211
http://www.casadegliartistimilano.it/