L'edicola di San CarloL'edicola di San Carlo

Scende in campo la parrocchia – Il fermento continua in via Matteotti: per un Conventino in fase di recupero, ancora tante son le proteste dei residenti per la altre situazioni di degrado che caratterizzano il quartiere. Ad invocare a gran voce una riqualificazione dell'area è da sempre anche il parroco di San Michele ed ora a mobilitarsi per salvare uno dei tesori più preziosi di via Matteotti è proprio il Centro Culturale San Michele che vuole preservare dalla rovina l'antica cappella votiva seicentesca dedicata a San Carlo. 

Un po' di storia – Segnalata sulle mappe catastali austriache del 1721/22 ove appare già situata nella posizione attuale, l'edicola risale sicuramente alla metà del Seicento. Attorno alla semplice struttura originaria si sono poi aggiunti col tempo altri elementi: settecentesco probabilmente è l'altare in marmo, mentre datata 1892 è una lettera, conservata nell'archivio capitolare di San Giovanni Battista, in cui il Sindaco di Busto concedeva il permesso per un primo restauro della Cappelletta. La stessa statua in gesso del San Carlo si crede abbia sostituito una prima rappresentazione pittorica, di cui però non è rimasta alcuna traccia. 

Un regalo per l'anniversario – Situata a metà strada tra la Chiesa di San Michele e quella di Santa Maria, l'edicola costituisce da sempre una tappa fondamentale per le

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processioni dei fedeli che proprio nel Seicento fecero erigere la cappella come voto contro la peste. L'attuale proposta vuole fare leva ancora una volta sulla devozione dei suoi cittadini, invitando in particolare tutti coloro che si chiamano Carlo o Carla a donare un'offerta di qualsiasi entità per il restauro dell'edicola. Ulteriormente stimolati dal fatto che proprio quest'anno si compiono i 400 anni della canonizzazione del santo. 

Da sempre nel cuore dei bustocchi – Pinuccia Cagnoni, responsabile dell'iniziativa, sta definendo gli ultimi dettagli per organizzare la sottoscrizione, ma l'entusiasmo e l'interesse dei cittadini si è già fatto sentire. Il che conferma il rinnovarsi di un'attenzione in realtà mai sopita, di cui ultima manifestazione fu data nel 1996 quando l'edicola ricevette un restauro grazie al Rotary Club. Purtroppo questo piccolo edificio sacro risulta totalmente esposto alle intemperie e, ovviamente, allo scorrere del tempo. Dopo 14 anni è giunta dunque l'ora di un nuovo intervento, che restituisca l'antico splendore a questo prezioso tesoro che oggi purtroppo soffre della generale situazione tormentata di via Matteotti. Non resta dunque che affidarsi alla bontà dei cittadini e dei fedeli…e chissà che il Borromeo non interceda per far sì che il "miracolo" si realizzi.