De Rocchi in studioDe Rocchi in studio

La vicinanza – Si vantava scherzando di avere una qualche parentela con Giorgio Morandi, Francesco De Rocchi: "Mia mamma si chiamava Rosa Morandi", ripeteva spesso, quasi a spiegare il motivo di una costante attenzione da parte sua all'opera del grande bolognese. Le strade di De Rocchi, il chiarista De Rocchi, e quelle di Morandi torneranno ad incrociarsi, probabilmente a maggio 2008, in una piccola ma precisa esposizione che segna il ritorno all'attività del Centro Studi sul Chiarismo, intitolato proprio al pittore saronnese.

L'incontro propizio
– Una buona notizia per il Centro e per Saronno che vede riattivarsi l'attenzione per uno spazio nato per essere un luogo di approfondimento e di ricerca che vuole mantenere il timone su una linea di alto profilo. La decisione è stata presa in un recente incontro cui hanno partecipato la figlia dell'artista, Pier Rosa De Rocchi, l'assessore alla cultura di Saronno Massimo Beneggi, la funzionaria responsabile degli affari culturali della città, Elena Nasi e i membri dell'Associazione che gestiscono il Centro.

De Rocchi, InternoDe Rocchi, Interno

Incisioni e nature morte – Una decina di incisioni di Morandi; il Centro trova disponibilità nella collezione privata di una amica della famiglia del pittore saronnese. Una collezione consistente per qualità e quantità, da cui sortiranno dieci lavori grafici del 'poeta delle bottiglie'. Le opere dialogheranno cun una decina, forse quindici, nature morte di De Rocchi, alcune di proprietà della figlia, altre di provenienza privata. Un dialogo, che riprende, a distanza di anni, col contributo critico della responsabile culturale del Centro, la storica dell'arte Elena Pontiggia e con la preziosa collaborazione del Chiostro Arte Contemporanea di Saronno, fin dalla prima ora vicino all'attività del Centro e all'archivio dell'artista. 

In vista di una antologica – "Bisogna mantenere una linea culturale alta, di un certo livello". E' contenta Pier Rosa De Rocchi della volontà comune di riprendere il filo del discorso sul Chiarismo e sull'opera del padre. E non solo nell'occasione di questa mostra che andrà a cadere probabilmente in contemporanea con la settimana della cultura a maggio. "Ma è possibile, dico possibile al momento, una antologica a Milano", si auspica prudente la signora. Le manovre con l'inafferrabile Vittorio Sgarbi, dominus della cultura meneghina, sono già cominciate. Per intanto un'opera di De Rocchi, in mostra a Novi Ligure nella panoramica "Da Pellizza a De Chirico", sarà l'immagine ufficiale di un programma di concerti previsti a Saronno.