L'ingresso del MuseoL'ingresso del Museo

Novità dal Sacro Monte – Ancora pochi giorni prima della consueta chiusura invernale per il Museo Baroffio e del Santuario al Sacro Monte, la sede infatti sarà aperta solo fino all'8 novembre, ma le novità non mancano. Una delle opere conservate in museo è infatti stata recentemente richiesta in prestito per una mostra organizzata dal Museo Poldi Pezzoli. Si tratta del Paliotto con gli stemmi di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este che sarà inserito nell'esposizione Seta, Oro, Cremisi. Segreti e tecnologia alla corte dei Visconti e degli Sforza organizzata dalla casa museo milanese. Commissionato dal duca di Milano Ludovico il Moro in ricordo delle sue nozze con Beatrice d'Este, celebrate nel 1491, e donato al Santuario di S. Maria del Monte, verso cui più volte si indirizzò la generosità degli Sforza, il paliotto è uno dei massimi esempi della fioritura delle arti del tessuto e del ricamo nella Milano sforzesca e come tale sarà presentato in posizione di rilievo all'inizio del percorso espositivo della mostra. Nel paliotto gli stemmi Sforza ed Este sono ripetuti quindici volte, racchiusi entro girali di gelso, pianta rappresentativa del Moro (per l'allusione al nome latino del gelso, "morus", su cui si ricalca anche il nome dialettale della pianta necessaria per l'allevamento del baco da seta), e sono sormontati da una fascia decorativa di rara raffinatezza, con l'alternanza del caduceo e della scopetta, emblema prediletto da Ludovico.

Lavoro ben fatto – Pur con tutte le cautele che la preziosità e la delicatezza del manufatto richiedono, il parere favorevole al prestito è stato espresso in ragione dell'importanza della mostra, la cui realizzazione è stata preceduta, come sempre più raramente accade, da un'articolata ricerca sui tessuti auro-serici lombardi del XV secolo e da accurate analisi, quali quelle eseguite sulle tinture con un metodo mai applicato finora in Italia. Lo studio, guidato dall'ISAL (Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda) con la collaborazione di nove istituzioni europee, ha documentato con chiarezza l'eccellenza dell'attività tessile serica nella Milano sforzesca, la raffinatezza dei materiali e delle tecniche di lavorazione, la qualità dei ricami, di cui si sono precisate caratteristiche particolari quali l'applicazione di paillettes di diverse forme, presenti anche nel paliotto del Museo Baroffio e del Santuario.

Il paliotto dato in prestitoIl paliotto dato in prestito

Una risorsa in più – Il Museo Baroffio ha inoltre segnalato il suo inserimento nella nuova audioguida gratuita promossa dal nostro portale. Una risorsa nuova molto importante per la sede che riceve ogni anno numerosi turisti. Si tratta del Sacro Monte Travelcast, uno strumento totalmente gratuito, disponibile anche in lingua inglese, in cui cartine, file di testo, file audio, immagini, filmati accompagnano nella visita della Via Sacra, del Santuario di S. Maria del Monte, del Monastero delle Romite Ambrosiane, ma anche delle realtà museali del luogo, del caratteristico borgo medievale, degli esempi eccellenti di architettura liberty. Non mancano suggerimenti di itinerari alla scoperta delle bellezze naturali del Parco del Campo dei Fiori e di importanti istituzioni scientifiche, come l'Osservatorio Geofisico Prealpino. Il percorso biografico consente di avvicinarsi agli architetti, scultori e pittori attivi al Sacro Monte di Varese, ma anche di conoscere i personaggi che più hanno segnato la storia del luogo: dalle Beate Caterina e Giuliana, fondatrici del Monastero, a Padre Giovan Battista Aguggiari, ideatore e motore dei primi venticinque anni della Fabbrica del Rosario, fino a Monsignor Pasquale Macchi cui si deve, dall'inizio degli anni Ottanta del Novecento, un profondo risveglio di devozione mariana, accompagnato dal recupero e dalla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Sacro Monte.