'Il rosso lavorato', acquerello, 2003'Il rosso lavorato',
 acquerello, 2003

La vita dei colori – Emblematica la scelta del titolo dell'esposizione: 'L'anima a passeggio'. "Le mie opere non sono mai del tutto soggettive – spiega la pittrice Marina Spadaro – quando l'interiorità tace viene guidata dall'energia di ciascun colore. Ciò che sono io è aggiunto ad altro, all'energia e alla brillantezza dei colori. Se tra me e il colore non c'è distanza, allora la mano va leggera e la mente è lì solo per registrare. Il tempo rimane sospeso e anche lo spazio intorno si perde. Eppure qualcosa di molto forte rimane perché, da quel gesto, nasce qualcosa che è 'altro' da me, che potrà essere guardato, apprezzato o respinto, e dentro di me diventa più forte la coscienza del mio esserci". Tematiche non sempre figurative che prendono forma con colori energici. "Paesaggi, fiori, la natura, ma non esclusivamente con un intento naturalistico", precisa l'artista "mi emoziono quando la natura, in ciò che è piccolo e umile, manifesta il grande, il mistero". L'acquerello è la tecnica prediletta dalla pittrice, anche se tocca altre esperienze pittoriche e grafiche.

'L'anima a passeggio', acrilico, 2007'L'anima a passeggio',
acrilico, 2007

L'armonia dell'acquerello – "L'acquerello per me è un modo di costruire relazioni", sottolinea Marina, "nessun quadro nasce da un progetto precostituito, la voce della tela con il colore premettono via via il crearsi della composizione, dettata così da un mondo interiore". In mostra a Somma opere che ripercorrono diverse tappe artistiche di Marina Spadaro: "negli ultimi anni mi sono concentrata sullo studio dei colori, dell'armonia delle cromie. Il colore mi aiuta a rendere l'anima disponibile". Marco Maurizio Rossi è il suo maestro di acquerello, a cui l'artista deve molto soprattutto riguardo l'analisi della luce/ombra, "senza uno l'altro non avrebbe ragione di essere", spiega la pittrice romana. "I colori costruiscono un ponte tra i due estremi del bianco e del nero assoluti. Assoluto vuol dire per sempre, senza speranza. Nella luce bianca, uniforme, mi perdo così come mi perdo nel buio profondo. Sono umana", confessa l'artista.

L'anima è la mia verità – Diverse e interessanti le tappe della strada artistica di Marina Spadaro: negli anni '80 partecipa alla sperimentazione sui colori del giorno e della notte condotta per diversi anni nella Casa Laboratorio di Cenci, un casolare in Umbria. Qui Marina Spadaro per anni ha proposto la sua ricerca sulla luce e sui colori, dipingendo, e invitando altri a farlo con lei, all'aperto, in ogni stagione, nei diversi momenti del giorno e nella notte. Seguono poi le lezioni sull'arte dell'ikebana, ricevuto da Maiumi, maestra della scuola O' Hara, concentrandosi sul 'L'arte della disposizione dei fiori' all'interno di un discorso più ampio di approccio artistico alla natura. Un insegnamento basato sulla teoria dei colori di Goethe con Marco Maurizio Rossi e oggi un corso di disegno diretto da Ada Impallara, a Lavinio.

'Il giallo', acquarello, 2006'Il giallo', acquarello, 2006

Lettere a colori – Durante la cerimonia d'inaugurazione, Maurizia di Stefano reciterà alcune composizioni poetiche. "Molto spesso capita che mie opere pittoriche siano inspirate a versi poetici e viceversa", confessa Marina Spadaro. Una ricerca continua che prende in esame il colore e la poesia. "L'arte sta diventando con il tempo la mia attività prevalente", afferma Marina, che è impegnata prevalentemente come insegnante di filosofia al Liceo Touschek di Grottaferrata (RM). Una figura fuori dal giro varesino voluta da Lorenzo Schievenin Boff, nel programma espositivo realizzato in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune e la Pro Loco di Somma Lombardo.

'L'Anima a passeggio'
Personale di Marina Spadaro

11 – 20 ottobre 2008
Sala Oriana Fallaci
Via L. Briante, 4
Somma Lombardo
Orario: lun-sab 17.00-19.00
dom 10.00-12,30/17.00-19.00
ingresso libero
info: 349-6001396
Marina.mare@virgilio.it