Visita al MART di RoveretoVisita al MART di Rovereto

Notizie da Palazzo Perabò – Settembre 2007/Luglio 2008, questi gli estremi temporali del Master universitario di Primo Livello in Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Locale, proposto dall'Università dell'Insubria nella sede museale di Palazzo Perabò a Cerro di Laveno. Sono nove i neo-laureati che sabato 11 ottobre coroneranno il corso di studi con la consegna dei diplomi: Ilaria Antonini, Ester Maria Barisoni, Alessia Bianchi, Massimiliana Brianza, Silvia Faccin, Francesco Guerrieri, Barbara Manzoni, Rosa Maria Grazia Spirito e Annarita Sudanti.

Master al top – "Meglio così non poteva andare – esulta Francesco Paolo Campione, coordinatore del Master – la peculiarità di questo progetto è stata quella di avere permesso ai partecipanti di progettare un elaborato finale collettivo. Gli studenti si sono impegnati in una tesi conclusiva collaborando insieme nella realizzazione di un volume di circa 400 pagine, ognuno impegnandosi in un capitolo specifico, affrontando in 12 capitoli tematiche diverse". 'Piano di ordinamento e allestimento del Museo Internazionale Design Ceramico Civica raccolta di Terraglia Cerro di Laveno Mombello (Va)'. Partendo da un'analisi storica dell'importanza della ceramica in terra varesina, ci si inoltra nelle vicende di Palazzo Perabò, sede che ospita la realtà museale. Si affrontano di seguito aspetti tecnici e amministrativi del Museo, dalla biblioteca, alle attività interne, alla comunicazione interno/esterno del museo. E ancora lo stato della collezione oggi ma anche nella sua formazione e crescita, lo stato amministrativo e finanziario, l'allestimento degli spazi, l'attività didattica. Il raggio d'azione si amplia fino ad un'ipotesi di rete museale attraverso il mezzo informatico, ma anche di uno studio del sistema di accoglienza esistente e multimediale, fino ad analizzare la percezione che del museo ha il visitatore, il pubblico. Altra caratteristica del Master è stata quella di uscire dall'iter rigido universitario e di integrare le ore di lezione frontale, con moltissime attività paradidattiche; innanzitutto visite guidate: "abbiamo portato gli studenti partendo dalla sede del Museo della Ceramica di Cerro, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, al Museo Civico della Ceramica di Nove Vicentino – spiega la professoressa Nicoletta Ossanna Cavadini – il master si è arricchito di altre esperienze significative, come l'incontro con il conte Giuseppe Panza di Biumo o con i ceramisti di Cerro, e ancora i seminari tenuti da alcuni direttori di Musei e da esperti nella comunicazione museale".

Un sopralluogo da ceramisti lavenesiUn sopralluogo da ceramisti lavenesi

Idee per la 3° edizione – "Abbiamo avuto la fortuna di poter uscire dall'iter normale di un master universitario, di contare su collaborazioni prestigiose", ricorda Campione, "riuscendo così a fornire all'amministrazione comunale di Laveno e al museo stesso un progetto guidato per potersi muovere in futuro, all'interno e all'esterno di esso nella direzione migliore". Due edizioni alle spalle, un legame stretto con il territorio che c'è stato e ci sarà nuovamente: "stiamo già progettando la terza edizione del master, che non toccherà più solamente la realtà museale di Cerro di Laveno, ma partendo dall'idea di questa coinvolgerà diversi musei locali. Questi infatti sono troppi e male organizzati. Cercheremo di mirare l'attenzione sulle attività che l'ente museale deve proporre al pubblico e le strategie di dialogo del museo stesso".

Ottimi voti – Lo scorso venerdì gli studenti partecipanti hanno discusso le loro tesi di laurea, di fronte alla commissione di professori e al Direttore del Master, Aldo Gamba. Anche il sindaco di Laveno Mombello, Ercole Ielmini, ha portato il saluto ai partecipanti. Nella mattinata di sabato 11 ottobre, alle ore 11.00 si svolgerà, a Villa Frua, la consegna dei diplomi. Non è escluso che un paio di nomi dei partecipanti al Master non si leggano nuovamente tra i collaboratori del museo lavenese. "Ci saranno dei concorsi e non è detto che un paio di contratti si concretizzino in futuro per questi giovani studiosi nell'ambito del Museo di Palazzo Perabò", conferma Francesco Paolo Campione, non annunciando ancora i possibili candidati.