immaginecortisonici.jpgLocale e internazionale – A vincere la competizione è stata un’opera ugherese, "Jellyman" di Piros Zànkan: è il simbolo più chiaro della piega internazionale che ha preso il festival di cortometraggi Made in Varese appena terminato. Si ampliano infatti le collaborazioni con l’estero: con la Corea del Sud che ospiterà i corti varesini ma anche con l’Ungheria, la Spagna, la Francia che ogni anno vedono un loro regista a Varese . Molto più "local" il premo assegnato dal pubblico che è andato invece al localissimo "Garibaldi senza Barba" di Nicola Piovesan: un’opera girata in parte in città con attori presi dal territorio. "Per noi è ottima la presenza del pubblico che ha riempito il Nuovo e che ci fa pensare che forse è il caso di fare eventi in altre sedi". Così ai nostri microfoni Massimo Lazzaroni – tra gli organizzatori del festival – che non nasconde la soddisfazione per i numeri dell’edizione 2011."Ottima anche l’esperienza di Cortisonici Lab, con 14 registi che hanno lavorato insieme a grandi nomi del cinema" Continua Lazzaroni "uno dei loro lavori sarà selezionato per essere realizzato, trasformando di fatto Cortisonici da semplice festival in un’agenzia che il cinema lo crea".

 

A fianco dell’Unicef – Ma non solo di grande schermo si è parlatoalessio_boni.jpg durante il festival: anche l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dell’infanzia è stata presente con il sua ambasciatore – l’attore Alessio Boni – al Teatro Santuccio di Via Sacco. Nell’intervista raccolta dai nostri microfoni il protagonista de "La meglio Gioventù" ha raccontato la sua esperienza di osservatore della grave situazione in cui versano i due terzi dei bambini della Terra a cui mancano educazione, sicurezza sanitaria, diritto all’informazione e persino diritto alla vita.

 

Video – Potete vedere l’intervista integrale nel video allegato.

Sempre più internazionale, sempre più qualità, sempre più pubblico, Cortisonici vince ancora. GUARDA IL VIDEO