Chia, Carlo Borromeo, 1997 (partic.)Chia, Carlo Borromeo,
1997 (partic.)

Alla Fondazione Stelline di Milano è in corso la prima mostra del ciclo "Collezioni alle Stelline", che con cadenza annuale o biennale ospiterà nello storico Palazzo di Corso Magenta una selezione di opere provenienti da importanti collezioni private. Fino al 2012 sarà visitabile "Pittura europea dagli anni Ottanta ad oggi. Opere dalla Collezione Alessandro Grassi", che come altre iniziative che hanno avuto luogo quest'anno in musei come il MAGA di Gallarate e il Mart di Rovereto, sottolinea l'importanza, soprattutto in un momento di forte recessione economica, di un rapporto tra pubblico e privato per creare occasioni di conoscenza e divulgazione del contemporaneo.

"Il colore è stato sempre molto presente nella mia vita, tanto è vero che nella scelta delle opere è proprio il colore, prima di qualsiasi altra cosa, della bellezza della pittura, dell'interesse per il tema trattato, l'elemento determinante". Fin da giovane Alessandro Grassi fu affascinato dalla bellezza dei colori, con cui lavorava a stretto contatto nella fabbrica di suo padre, e proprio per questo, negli anni '80, quando iniziò ad acquistare opere d'arte contemporanea, la sua attenzione fu attratta dalle opere della Transavanguardia di cui divenne uno dei maggiori collezionisti italiani e sostenitori, ma anche dalla pittura di artisti tedeschi della tendenza definita Neoespressionismo, entrambe specchio del nuovo clima artistico che vide in Europa, in modo particolare in Italia e Germania, ma anche negli Stati Uniti, un ritorno alle

Penck, Zyklus, 1984Penck, Zyklus, 1984

tecniche più tradizionali dell'arte, dopo lo sconvolgimento dei limiti tra discipline operato negli anni Settanta.

Negli anni Ottanta cadde l'idea della necessità di un continuo progresso e superamento dei risultati raggiunti e si affermò, sia in arte che in architettura – siamo nel periodo del postmoderno – il nomadismo tra stili ed epoche, la citazione e la libertà dell'individuo di essere "strabico", secondo le parole del teorico della Transavanguardia Achille Bonito Oliva, cioè di poter guardare non avanti a sé, ma lateralmente e riscoprire anche le proprie radici locali e regionali, il proprio genius loci. Percorrendo i chiostri, le scalinate e le sale del Palazzo delle Stelline, si incontrano le opere di alcuni dei maggiori protagonisti di questa stagione come Sandro Chia ed Enzo Cucchi o i tedeschi Markus Lüpertz e A. R. Penck, ma anche di artisti più giovani come Margherita Manzelli, Marta Dell'Angelo o Luca Pancrazzi, che ci fanno entrare nel panorama degli anni Novanta e oltre.

Collezioni alle Stelline – Pittura europea dagli anni Ottanta ad oggi. Opere dalla Collezione Alessandro Grassi
Dal 12 gennaio 2011 al 31 gennaio 2012
Milano, Fondazione Stelline, corso Magenta 61
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso libero
Autori in mostra: Stefano Arienti, John Armleder, Pier Paolo Calzolari, Sandro Chia, Marco Cingolani, Enzo Cucchi, Walter Dahn, Marta Dell'Angelo, Marlene Dumas, Rainer Fetting, Markus Lupertz, Margherita Manzelli, Luca Pancrazzi, A.R. Penck