'Yellow submarine''Yellow submarine'

Ideale prosecuzione – L'evento-installazione con cui Claudio Calzavacca si presenta al Museo Giuseppe Gianetti di Saronno, dal titolo "Milkshake", è ideale prosecuzione della mostra allestita a maggio del 2007 presso il Museo del design e della ceramica di Laveno Mombello. Qui l'artista veniva presentato dal direttore dell'Istituto d'Arte di Faenza, Rolando Giovannini, e dal critico d'arte bustocco, Ettore Cerini; oggi a questi si aggiunge la figura di Alessandro Castiglioni, collaboratore della GAM di Gallarate ed esperto di linguaggi artistici. Se a Laveno però la nuova poetica di Calzavacca ed altri artisti, che va sotto il nome di Neoceramica, era ancora di là da venire, era cioè ancora sotto forma di proposta, al museo della ceramica saronnese si fissa definitivamente nell'installazione che verrà presentata sabato 14 febbraio.

Neoceramica o NeoC. – È un nuovo modo di plasmare la terra-cotta, non semplicemente da un punto di vista tecnico-formale, ma anzitutto da un punto di vista concettuale, cioè dell'idea di quello che è ceramica e di quello che deve comunicare. Il 13 maggio del 2007 Claudio, assieme ad alcuni artisti, sostenuti da critici, giornalisti e studiosi, sottoscriveva il Manifesto del Movimento "Neoceramica o NeoC.", che intende riappropriarsi del fatto a mano, della tecnica ceramica, della decorazione, per soggiogarla alla ricerca, al punto di vista dell'artista contemporaneo che vede, pensa ed interpreta la realtà che lo circonda e il passato. "La nuova ceramica ha per tema la complessità del contemporaneo, la flessibilità di approccio al mondo globale e le sue differenti espressioni comunicative (…). Il gesto onirico e fiabesco (dell'artista) che trascrive nella indelebile ceramica una lettura del mondo, attraverso un infantile stupore, sito nel perpetuare un gesto, una modalità, un tema, un procedimento, uno stile, un effetto è reiterata confezione della metodologia e del processo", scrive Giovannini nel catalogo alla mostra.

"Milkshake": l'idea domina l'oggetto – Neoceramica si concretizza in un grande manufatto Milkshake, che è una installazione composta da 10 pezzi ceramici nati singolarmente ed accostati per l'occasione dall'artista. Ognuno di essi ha subito un lavoro di estrapolazione dal quotidiano e di doppia risemantizzazione, ovvero nuova attribuzione di significato: la prima effettuata su ogni singolo pezzo, la seconda svolta durante la creazione della installazione. Milkshake va inteso come corpo ceramico multiforme, in cui si mescolano, appunto come in un frullato, citazioni artistiche e non solo, con la cultura pop in una sorta di insieme Kitsch.

'New pop''New pop'

Lo sguardo contemporaneo – Quello che rende innovativa la poetica di Calzavacca e che rende egli stesso artista prima ancora che artigiano, è il suo sguardo sulla realtà che lo porta a scegliere certi oggetti, a volere esprimere e a comunicare certi concetti del contemporaneo, ad agire e a posizionare le sue ceramiche in un determinato modo piuttosto che in un altro perché in quella visione, interpretazione e nuova significazione si nasconde un senso determinato. Un senso, un significato che va scovato pian piano, nella logica interna dell'opera singola e dell'installazione che non possono essere considerate staccate dall'ambiente in cui si trovano. Dietro al lavoro di Calzavacca ci sono i grandi maestri del Nuoveau Réalisme, ma soprattutto il capostipite dell'arte concettuale: Marcel Duchamp che, come sottolinea Castiglioni nel catalogo, fu autore di una delle opere più discusse dell'arte del XX secolo, Fontaine, il pezzo ceramico non disegnato né realizzato dall'artista, semplicemente scelto, spostato e risemantizzato. La libertà dell'artista, la sua autonomia, cioè la sua idea del reale dominano sull'oggetto, e nel caso specifico di Calzavacca, il concetto di artista precede quello di artigiano. L'arte vien prima della tecnica.

Ceramica multiforme – "E' nell'ibridazione di materiali e culture diverse, tra forme della quotidianità e forme possibili, continuamente in bilico tra concretezza e allusione, tra estro e razionalità", sottolinea Ceriani, "prende corpo il lavoro di Claudio Calzavacca": ogni singolo elemento si fonde con la propria vocazione ed evocazione, legame che si amplia ancor di più se l'opera viene correlata allo spazio in una funzione moltiplicatrice di rimandi e significati in un continuo gioco di passaggio tra forme reali ed ideali, di concetti e di specchi che ampliano all'infinito le possibilità semantiche dell'installazione.

Eventi durante la mostra:
sabato 21 febbraio h. 16 IL TEATRO DEGLI OGGETTI
Laboratorio per bambini dai 4 ai 10 anni di creazione e costruzione personaggi con oggetti di recupero. Costo € 5. Prenotazione obbligatoria.
L'installazione verrà nuovamente presentata a maggio nello spazio espositivo del Liceo Artistico "A. Frattini" di Varese, in occasione del 40° di Fondazione dell'Istituto, e presso il Museo Bretoni di Varese.

 

"Milkshake"
Claudio Calzavacca

Museo G. Gianetti
Via F. Carcano, 9
Saronno (VA)
Inaugurazione: sabato 14 febbraio 2009 ore 17
Durata mostra: 14 febbraio-14 marzo 2009
Orari di apertura: mart. giov., sab. dalle 15 alle 18
dom. 22 febbraio dalle 15 alle 18
Al mattino dalle 9 alle 13 su prenotazione per gruppi e scuole
Chiuso lunedì
Ingresso gratuito
INFO: Museo Giuseppe Gianetti
Tel. Fax 02 9602383
www.museogianetti.it