Il chiostro di VoltorreIl chiostro di Voltorre

Le critiche – La gestione del Chiostro di Voltorre? Inammissibile. Non usa mezzi termini Luigi Barion, già gallerista, già amministratore per il Comune di Varese e gaviratese doc, nel definire l'attuale politica espositiva gestita dall'Associazione Amici del Chiostro di Voltorre. La critica è arrivata durante l'appuntamento televisivo "Il pensatoio", gestito dal direttore di Rete55, Matteo Inzaghi. Barion, ospite di turno del programma, invitato a salutare o a sottolineare quanto di meglio e di peggio fosse accaduto in provincia nel corso del 2008, non ha avuto esitazioni: il malomodo con cui, a suo parere, sarebbe gestito il progetto culturale all'interno del monastero romanico di proprietà della Provincia di Varese.

Glaser e gli antiquari – "Mostre non di nicchia, ma di stranicchia – attacca Barion – frattaglie culturali", alludendo al ciclo di mostre che da Hugo Pratt all'ultimo Milton Glaser ha portato a Voltorre alcuni dei protagonisti della grafica, dell'illustrazione, del visual design più significativi in ambito italiano e internazionale degli ultimi decenni. "Ci vorrebbe uno Sgarbi o un Philippe Daverio", ha sintetizzato, "per risolvere la situazione prendendo in mano la gestione". A quel punto i rilievi si sono fatti più generali: nel mirino la stesse istituzioni, "incapaci di colloquiare con il mondo artistico e culturale",

Caterina CarlettiCaterina Carletti

Inadeguati, in sostanza, a gestire all'altezza della situazione un gioiello come il Chiostro.
"L'iniziativa più seguita dell'anno – è l'ultima frecciata di Barion – è stata l'esposizione degli antiquari locali".

Il sostegno di Villa Recalcati – La replica di Francesca Brianza, assessore al Turismo e alla Cultura per Villa Recalcati, proprietario dell'ente, non si è fatta attendere: "A Voltorre? Idee e progetti diversi per arricchire l'offerta culturale in provincia di Varese" – chiarisce l'assessore – con riscontri di pubblico e di stampa soddisfacenti e ampio coinvolgimento delle realtà del territorio, scuole comprese, con un contributo pubblico minimo". Fin troppo minimo, si potrebbe aggiungere. Trentamila euro erogati annualmente sono poca cosa per sostenere un programma ambizioso, così come la contabilità immediata; difficile dargli seguito, non fosse per il sostegno di privati.
A pochi giorni dalla presentazione ufficiale del nuovo programma di mostre per il 2009, la linea indicata a suo tempo dall'attuale direttore artistico Caterina Carletti, cui è stato rinnovato il contratto almeno fino a giugno, trova il sostegno di Villa Recalcati; in attesa, come è probabile, che si vada verso un concorso ad evidenza pubblica per la nuova gestione.