“C’è del vetro in quei palazzi”, cosi disse uno del gruppo che dall’Alzaia sul Ticino Leandro Mattea guardava l’agglomerato urbano di Sesto Calende. Il profilo del panorama, lo skyline, aveva subito notevoli trasformazioni negli anni sessanta; da allora la torre Mazza, pur non all’altezza del campanile, non spiccava più sui tetti del centro storico cosi coperta e circondata da una decina di grossi palazzi.

“L’è pù al me Sest!” aggiunse un’anziana signora che si era aggiunta ai commenti. In effetti in quegli anni dopo “Il boom” degli anni ’50 in seguito a passaggi di proprietà della Vetreria Lombarda prima in Saciv poi in Avir circolarono parecchi quattrini. Cosi si disse. Di vero, certo, era che l’originaria “VOF” Vetreria Operaia Federale fondata nel 1906, dopo la Siai Marchetti era l’industria più importante per storia e numero di addetti.

La sua storia, fino alla chiusura dell’attività nel 1996, per il radicamento sociale, formula cooperativa ad azionariato diffuso ed esempio di attività sindacali e mutuo soccorso, ha caratterizzato una parte importante della classe lavoratrice residente.  “La Vetreria” fu l’ultima espressione di una storica tradizione vetraria del Lago Maggiore che per Sesto iniziò nel 1813 con l’insediamento di uno stabilimento in Loca. Nell’elegante pubblicazione della Pro Sesto Calende, Giovanni Di Bella dipana la storia articolata e complessa dell’industria vetraria locale e la parallela attività del movimento operaio dei Bottigliai. Fra quest’ultimi spicca l’attività politico sindacale di Guglielmo Zamperini di cui si pubblica gran parte di un diario storico del quarantennio 1897 – 1936. L’ampia sezione di “Foto e documenti” che offre riproduzioni di manoscritti, planimetrie e foto di grande valore storico, è preceduta da una corposa bibliografia che evidenzia l’accurato lavoro di ricerca. Per chi volesse spingersi oltre, alla biblioteca comunale dovrebbe potersi consultare il volume “Vittorio Varalli contributo dato alla Vetreria Lombarda”.

“La Vetreria Operaia Federale di Sesto Calende” e il manoscritto di Guglielmo Zamperini di Giovanni di Bella Collana “Strettamente Sestese” edita da PRO SESTO CALENDE Euro 10 Pro Sesto Calende sito in Viale Italia (Allea) 0331923329

Mario Ferdeghini