L'edificio di CaravateL'edificio di Caravate

Archeologia e storia ormai da tempo si affidano ad altre discipline, spesso afferenti l'ambito scientifico, per ricostruire gli eventi dei luoghi e delle persone. Una di queste discipline è l'antropologia forense.

Presso l'Università dell'Insubria di Varese è operativo il Laboratorio di Antropologia Fisica Molecolare e Paleopatologia, che da anni si occupa dello studio dei resti ossei, soprattutto provenienti dagli scavi archeologici. Infatti lo studio degli scheletri umani permette di ottenere importanti informazioni relative agli antichi abitanti di un determinato luogo in un determinato periodo.

Si possono infatti stabilire il sesso, l'età, la razza proprio a partire dai resti ossei, ma non solo. Traumi in vita, alcune malattie, malformazioni lasciano tracce sulle ossa, così come anche la tipologia dell'alimentazione influisce sull'aspetto della dentatura.

Studi di questo genere stanno assumendo via via maggiore importanza, trovando spazio in pubblicazioni di carattere archeologico e spesso allo scavo archeologico di sepolture si affianca lo studio antropologico. Questo è accaduto per esempio a Caravate, presso la chiesa romanica di S.Agostino.
Qui, in scavi compiuti fra il 1990-2002, sono emerse le fasi precedenti dell'edificio e una ventina di tombe, databili fra VIII e IX secolo d.C. I risultati del loro studio verranno presentati venerdì 28 giugno 2013, alle ore 21.00, presso la Biblioteca di Caravate, dalla dott.ssa Marta Licata, dottoranda presso l'Università Insubria.

Una occasione interessante, per scoprire i Varesotti di tanto tempo fa.

"Gli scheletri si raccontano"
Conferenza della dott.ssa Marta Licata

Caravate, Biblioteca, via Mameli 1
tel 0332/601124
mail: biblioteca.caravate@gmail.com