Una delle opere affidate al Castello di Masnago a VareseUna delle opere affidate al Castello di
Masnago a Varese

La compagnia della Guardia di Finanza di Gaggiolo ha sequestrato, a due passi dalla frontiera svizzera, cinque dipinti risalenti al Seicento. Ora le opere resteranno visibili al pubblico al primo piano dei Musei Civici del Castello di Masnago a Varese.

Denunciate, per contrabbando doganale, due persone. Le opere, che al momento del sequestro erano sprovviste della documentazione di import-esport, sono di Pedro de Camprobin (Natura morta con fiori, olio su tela del valore di circa 50.000 euro), Tomas Yepes (Natura morta con frutta, olio su tela del valore di 300.000 euro). Ben due i capolavori di Francisco de Zurbaran (Una giovane madre chiede la benedizione per il proprio neonato a San Ramon, olio su tela del valore di 300.000 euro e La Vergine dona l'abito dell'ordine della Merced a San Pedro Nolasco, olio su tela del valore di 800.000 euro), mentre l'ultimo dipinto è di Bernardo Canal (Vista di un palazzo veneziano, olio su tela del valore di 550.000 euro).

La storia del reperimento delle opere ha tratti quasi da film poliziesco: le indagini hanno potuto dimostrare che i dipinti, di rilevante valore artistico e commerciale, nel 2007 erano stati temporaneamente importati in Italia dagli U.S.A., per conto di una casa d'asta che le aveva venduti ad un cittadino svizzero; quest'ultimo, sospettato di traffico illecito a livello internazionale di opere d'arte, era riuscito ad acquisire il possesso delle tele, senza corrispondere, però, la cifra pattuita; le opere pittoriche, successivamente, sono state vendute, nel corso del 2009, ad un cittadino olandese. Nel mese di luglio del 2010, al valico di confine con la Svizzera di Gaggiolo, i militari della Guardia di Finanza della locale Compagnia, hanno individuato, su un furgone condotto da un cittadino olandese, i cinque dipinti occultati nel vano posteriore della vettura, non dichiarati alla frontiera, dei quali si stava tentando l'introduzione in Italia, senza assolvere ai diritti doganali. I quadri sono stati sequestrati dai militari delle Fiamme Gialle di Gaggiolo, in collaborazione con il personale dell'Agenzia delle Dogane.