Di dieci opere si compone la personale di Alfredo Caldiron dal titolo "Il corpo nel colore", con inaugurazione sabato 19 gennaio alle ore 17 presso La Casa Bioecologica a Busto Arsizio. Cinque di esse sono di grande formato ed eseguite appositamente per la rassegna, nella quale la figura umana appare in una nudità la cui funzione è di attualizzare i tratti della tradizione ellenica sino a richiamare la postura dolente del San Sebastiano presente nella pittura rinascimentale.

Posti al margine delle tele, i corpi esprimono con il mutare dei toni della carne, il loro empatico rapporto con il tumulto cromatico che li avvolge, quale affermazione del percorso creativo dell'artista dove il susseguirsi di passaggi tonali, che dal rosso va al blu, poi all'azzurro per ritornare a macchie nere bilanciate da sprazzi bianchi, arriva ad epurarsi con lampi di candido bagliore nella parte alta delle superfici.

Nelle seguenti cinque opere, Caldiron ripropone le "Vele", contornate da un segno intenso e mosse alle estremità da tratti pari ad incisioni, in una sequenza composta da poche forme poste in successione nella parte bassa della tela, sino ad arrivare, nelle opere seguenti, ad occupare interamente l'intero spazio disponibile, componendo un moto regolare e lieve.
ArteVarese ha incontrato Alfredo Caldiron durante l'allestimento della mostra rivolgendogli alcune domande.

"Alcuni anni fa, nelle tue opere sono comparse figure femminili, mentre in questi recenti lavori hai raffigurato il corpo maschile".
"Potrei dirti che sono 55 anni che cerco di entrare nei colori che metto sulla tela. Probabilmente quella figura sono io, sempre ai margini come la mia timidezza, ma sempre presente e l'insieme dei colori che compongono il quadro sono stati concepiti con i principi dell'affresco su tela, non su tavola, in modo che possa resistere negli anni".

"Accanto alle nuove opere riappaiono le "Vele".
"Le vele rappresentano la continuità e l'evoluzione della forma, ho iniziato collocandone poche nella parte bassa della tela, poi nel tempo è apparso naturale moltiplicarle, è come se fosse un alfabeto, prima si inizia con pochi segni poi nel tempo lo si completa, per me riempire la tela è concepire un alfabeto con tutte le lettere".

"Nelle vele la presenza del segno è quasi dominante".
"I segni che le percorrono sono elementi di distinzione e al tempo stesso dicono dell'unione necessaria a comporre una parola".

Alfredo Caldiron – "Il corpo nel colore"
Busto Arsizio (VA), La Casa Bioecologica, V.le Piemonte 28
Fino al 9 febbraio
Orari: da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00