Leonardo torna a far parlare di sé. E lo fa attraverso una piccola opera in bronzo, intitolata "Horse and Rider", che un esperto di studi leonardeschi, Carlo Pedretti, ha attribuito al genio Vinciano fin dal 1985 e che il prof. Ernesto Solari, che ne cura la mostra, convalida, portando ulteriori prove.
D'altro canto, Leonardo era figlio di un orciaiolo e praticò fin da giovane l'arte della maiolica modellata in cera e terra.
Ma "Horse and Rider" è davvero opera di Leonardo? Molto meno convinti sembrano i critici più accreditati. Stiamo parlando, ad esempio, di Vittorio Sgarbi e di Pietro Marani che si sono mostrati assai cauti nel giudizio. Anche lo storico Franco Cardini, presente all'incontro con Solari, ha espresso alcuni dubbi, non tanto per l'aspetto artistico quanto per quello storico, essendo esperto di cavalleria medioevale.
Anche lui concorda sul fatto che il viso del cavaliere sia molto simile a quello di Charles d'Amboise, visto il confronto con altri ritratti miniati del governatore di Milano. La sua postura farebbe, al contrario, sorgere qualche dubbio. Il cavallo sembra spaventato, quasi a volersi liberare del cavaliere, sgroppa, si impenna alla rovescia, mentre il cavaliere ha una espressione serena, con gli occhi chiusi, non coerente con quanto gli sta accadendo.
Cardini ipotizza, allora, che possa trattarsi piuttosto di un monumento funebre, inteso cristianamente: il cavallo nero che porta agli inferi, in un terreno in declivio e scivoloso, confermato dalla mano del cavaliere che non tiene le briglie in un momento tanto delicato ma è posta sul cuore in segno di commiato. Cardini in più ha intravisto sulla coscia del cavaliere la cosiddetta "conchiglia di Santiago", simbolo dell'ultimo viaggio terreno.
Quindi, un'opera forse realizzata per la morte di Charles d'Amboise e non come monumento in suo onore da esporre nella sua villa da vivo.
La verità, come dice ancora Cardini, sull'attribuzione di quest'opera non verremo mai a saperla con certezza. E' noto lo scetticismo dello storico medievista che tra l'altro ha voluto definire, con la solita graffiante ironia fiorentina, la storia di ogni tempo, anche quella più vicina a noi, come una sorta di formaggio "gruviera" pieno di buchi, che, per vari motivi, più o meno intenzionali, spesso prevalgono sui pieni.
La Mostra, comunque, è un evento interessante e curioso da non perdere. Il fascino di Leonardo da Vinci e del suo genio, che sia o meno lui l'autore della scultura, agisce sempre come formidabile catalizzatore di attenzione nei confronti del pubblico.
LEONARDO SCULTORE – HORSE AND RIDER
Institut Francais, Palazzo delle Stelline, corso Magenta 63, Milano
25 novembre – 23 dicembre 2016
Orari di apertura: martedì-domenica, 10-19









