Milano – Ogni forma geometrica posta su un piedistallo presume stasi meditative.

Se di definizione religiosa riserva tempo all’orazione, se laica esercizi meditativi e infine un distacco con la coscienza di avere elaborato mutamenti interiori.

In tale spazio temporale, di differente natura emotiva e concettuale, si compongono articolate cadenze espressive poiché lo sguardo dal monolite che accoglie il visitatore appena varcata la soglia della Nuova Galleria Morone è attratto dalla serie di volti posti gli uni accanto agli altri, come fogli di diario, ad occupare una intera parete.

In tale misura Silvia Celeste Calcagno propone con “Bless this house” a cura di Lisa Hockemeyer, uno spaccato esistenziale nel quale ognuno troverà, in differente misura, parte di se stesso.

La percezione visiva di quei volti si trasfigura con il mutare della distanza.

Dalla variazione ritmica di macchie scure si arriva ad una lettura vis à vis cogliendo continue mutazioni espressive quale vero caleidoscopio di emozioni.

Attraverso l’uso di differenti supporti: video, disegno, installazioni Silvia Celeste Calcagno pone coordinate tali da creare continui rimandi esistenziali come a definire contemporanee cadenze zodiacali in costante mutevolezza a fronte delle attuali e stringenti ritmiche sociali.

L’artista pone connessioni tali dove i punti di riferimento sono dettati da regole fondate, in estrema sintesi, sullo statuto della fantasia.

Silvia Celeste Calcagno – “Bless this House”
Nuova Galleria Morone, Via Nerino 3.
Fino al 7 marzo.
Orario: lunedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00

Mauro Bianchini