Forestieri a Milano sviluppa un tema finora poco indagato, mai in un volume specifico: gli stretti rapporti intercorsi nella Milano sforzesca fra Bramante e Leonardo. I due grandi artisti lavorano infatti in contemporanea alla corte di Ludovico il Moro (1482-99) e creano un corto circuito di idee, invenzioni, intuizioni, teorie artistiche e figurative che fanno di Milano il più innovativo centro europeo nel campo delle arti.

La relazione tra i due si estrinseca ad ogni livello, dall'architettura alla pittura, dalla poesia fino alla storia della scienza: un momento ricco di fermenti e di sviluppi. L'unicità di questo rapporto, basato soprattutto su stima e amicizia personali, pur nella reciproca autonomia di scelte espressive e stilistiche, non si trova negli altri centri artistici dell'epoca.
Questo volume presenta uno studio che aggiunge un tassello di grande interesse al mosaico della storia di Milano, anche in considerazione dell'ormai prossimo Expo 2015, con la città di nuovo sotto i riflettori mondiali.

Arricchito da una vasta iconografia (70 immagini a colori) e dalle prefazioni di Gianni Carlo Sciolla e Kristina Hermann Fiore, il lavoro di Ferrari e Cottino si sviluppa in cinque sezioni: dapprima si analizzano la questione della tradizione, e lo scambio con l'ambiente lombardo/settentrionale nelle opere di entrambi gli artisti. Poi si passa ad un'analisi del Bramante pittore e a quella puntuale del Cenacolo, per concludere con un'interessante riflessione su Albrecht Dürer del quale si ipotizza una possibile presenza, un passaggio, a Milano proprio in quegli anni, rintracciandone echi e ispirazioni caso per caso, in varie sue opere.

Nelle parole degli Autori: "Il filo conduttore del volume è naturalmente il rapporto fra i due grandi "forestieri" (anche nella comunanza di approccio figurativo e di riferimenti stilistici), protagonisti di una stagione

irripetibile negli ultimi due decenni del Quattrocento a Milano, che a buon diritto si può definire la nascita della "maniera moderna".

Dalle prefazioni di Gianni Carlo Sciolla e Kristina Hermann Fiore: "I saggi di Simone Ferrari e di Alberto Cottino sull'attività e il soggiorno di Leonardo e Bramante a Milano e in Lombardia s'inseriscono nel novero ormai imponente del dibattito critico su questo complesso argomento, affrontato dagli studi sin dal principio del Novecento. Le riflessioni proposte ora dai due autori si pongono però non soltanto come semplici sintesi e approfondimenti della letteratura ormai copiosa, ma presentano nuove e affascinanti ipotesi critiche".

"In un concerto a quattro mani, gli autori introducono il lettore al contesto politico-culturale ed economico della Milano tardo-quattrocentesca nel segno dell'architettura e dell'arte figurativa a esaltazione del potere degli Sforza, in esplicita competizione con i nuovi poli di un Rinascimento settentrionale: Venezia, Padova, Ferrara, Mantova e Firenze".

Simone Ferrari
insegna Storia dell'Arte Moderna presso l'Università di Parma. Ha collaborato a mostre su Leonardo, Dürer e Tiziano e pubblicato saggi su Jacopo de' Barbari (2006) e di critica d'arte (Voci del Rinascimento, 2008).
Alberto Cottino insegna Metodologia della Storia dell'Arte all'Università di Ravenna. Ha curato diverse mostre sulla Natura Morta, sulla Donna nella pittura (2003) e pubblicato saggi e monografie sul barocco (Michele Desubleo, 2001).

Forestieri a Milano
Riflessioni su Bramante e Leonardo alla corte di Ludovico il Moro
di Simone Ferrari, Alberto Cottino
pp. 192, € 49
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