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Finanziamenti all'arte – La 717 del 1949, nota come "la legge del 2%", trova applicazione a Roma.  La normativa secondo la quale le amministrazioni dello Stato e tutti gli Enti che provvedono alla costruzione di edifici pubblici, devono destinare alla produzione di opere d'arte una quota non inferiore al 2% della spesa totale prevista nel progetto, sarà presto applicata dal primo museo dello Stato dedicato alla contemporaneità, il MAXXI che sarà inaugurato a Roma nel 2009, che ha bandito un concorso per la realizzazione di due opere da collocare all'interno e all'esterno dell'edificio da finanziarsi applicando questa legge.

L'ex legge Bottai – Una sovvenzione per la realizzazione di opere d'arte. Una legge a sostegno della contemporaneità e del lato estetico di un nuovo progetto da realizzare con soldi della comunità.  Una normativa storica, che è stata proposta nel 1949 – riprendendo la legge Bottai emanata durante il fascismo – in un periodo di ricostruzione, quello del secondo dopoguerra, che puntava a incentivare l'arte, come mezzo per abbellire e produrre la nuova immagine dell'Italia. Una legge che non prevede sanzioni se non applicata, quindi spesso inutilizzata. Un'occasione fondamentale invece, ancora oggi, per gli artisti e per un decoro che vada contro l'eccessiva  deriva di cementificazione che ha colmato le città, spesso senza conservare una piacevolezza estetica. Una norma richiamata all'attenzione anche da Regione Lombardia: nell'aprile scorso l'assessore Zanello aveva sollecitato l'utilizzo della vecchia normativa, in quanto risorsa da non sottovalutare, definendo la quota di spesa per opere pubbliche da destinarsi all'acquisto o alla realizzazione di opere d'arte.

Concorso romano – A Roma, dunque, è già previsto un investimento di 1.130.000 euro che verranno destinati a due opere d'arte visiva, che si integreranno con l'architettura avanguardista progettata da Zaha Hadid. Il concorso è aperto a tutti gli artisti, italiani e stranieri e prevede due fasi. Nella prima la Commissione giudicatrice selezionerà un massimo di sei artisti che dovranno poi presentare un bozzetto dell'opera, e successivamente verrà scelto un vincitore. L'equipè di esperti è composta da: Francesco Prosperetti, Direttore generale PARC; un rappresentante del Provveditorato interregionale per le OO.PP. per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna; Maria Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma; l'architetto progettista Zaha Hadid, gli artisti Alfredo Jaar e Giuseppe Penone, il critico d'arte Mario Codognato.