Storia di un imprenditore schivo e generoso e di una passione per il collezionismo artistico, portata avanti sin dalla giovinezza. Giovanni Züst (Basilea, 1887 – Rancate, 1976) amava il bello e collezionò seguendo il suo gusto raffinato ed eclettico già con l'intento di donare i suoi preziosi beni alla comunità, per lasciare un segno tangibile alla sua patria e ai luoghi a lui più cari.
Nel quarantesimo della morte, la cittadina in cui abitò per quasi mezzo secolo, Rancate, gli rende omaggio con una rassegna, curata da Mariangela Agliati Ruggia, che fa il punto sulla sua figura, presentando le numerose e interessanti novità emerse dalle ricerche svolte in questa occasione e ricomponendo per la prima volta dopo la sua morte i prestigiosi oggetti d'arte che egli raccoglieva nella bella villa di Rancate, attualmente suddivisi in tre sedi diverse: il Cantone Ticino (1966), che avrebbe quindi aperto la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate, il Cantone di Basilea-Città (1959), che ricevette così l'impulso per la creazione dell'Antikenmuseum di Basilea, la città di San Gallo (1967).

I reperti archeologici etruschi, greci e romani, oggi conservati all'Antikenmuseum di Basilea dialogano con gli argenti, circa 130 pezzi tra XVI e XVII secolo, regalati al Museo Storico di San Gallo, in particolare recipienti di uso profano come calici, boccali, anfore, brocche, teiere. Due collezioni idealmente abbracciate dai dipinti ticinesi e lombardi tra XVII e XIX secolo, che hanno costituito il nucleo base del museo di Rancate: dal geniale Giovanni Serodine a Petrini fino ai pittori dell'Ottocento (Rinaldi, Luigi Rossi, Ernesto Fontana, Galbusera). Filmati e foto d'epoca recentemente riscoperti ricostruiscono l'atmosfera dell'originale villa museo di Rancate dove sono stati a lungo esposti.

Conclude la mostra la sezione "La Zust dopo Zust". "La Pinacoteca da circa 25 anni – scrive nel catalogo Alessandra Brambilla – organizza più mostre all'anno, con l'intento di valorizzare la collezione permanente, che è sempre esposta a rotazione. Si seguono con un certo rigore diversi filoni: da un lato la riscoperta di artisti di valore che operarono nel territorio, ma che oggi risultano dimenticati, dall'altro l'approfondimento di temi più ampi, con prestiti internazionali che permettono di porre la Pinacoteca in relazione con istituzioni di primo piano. Negli ultimi anni si è iniziato un lavoro di studio sulle collezioni che ha permesso di contestualizzare meglio quella di Rancate, facendone inoltre emergere la singolarità all'interno del panorama ticinese. Negli anni la Pinacoteca ha inoltre compiuto pochi acquisti mirati e ha beneficiato di preziose donazioni che in qualche caso sono andate a rendere più significativa la presenza di alcuni artisti, altre volte hanno cercato di colmare le inevitabili lacune. Tra le donazioni è d'obbligo ricordare quella del Cristo deriso di Giovanni Serodine, dal 2015 a Rancate grazie alla generosità di Mirella Vivante Bernasconi. Esso va ad affiancare il San Pietro che legge, ma anche il Ritratto di giovane disegnatore e la Pala dei Mercedari: Rancate si delinea così come un vero e proprio polo serodiano, conservando ben quattro dipinti dell'asconese, al quale ne sono attribuiti con certezza meno di venti in tutto il mondo. La Pinacoteca Zust quindi, con gli importanti nuclei di Rinaldi, Petrini e Serodine, continua a vivere al centro del territorio dove il suo fondatore l'ha fortemente voluta, rispettando il suo mandato istituzionale che la vuole impegnata nella ricerca e nella valorizzazione della nostra arte e della nostra cultura e ponendosi come riferimento per la popolazione".

Arte. Antichità. Argenti.
Le collezioni di Giovanni Züst nei musei di Rancate, Basilea e San Gallo
20 marzo – 28 agosto 2016
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera
Da marzo a giugno: 9-12 / 14-17
Luglio e agosto: 14-18
Chiuso: il lunedì. Festivi aperto.
Tel. +41 (0)91 816 47 91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest