A. Vanzini, IncontroA. Vanzini, Incontro

Guarda e stravolgi – Uno scultore che ama la pittura. Armando Vanzini, il nuovo protagonista della mostra allestita allo Spazio Zero di Gallarate, conserva nel cuore la sua grande passione per l'arte plastica. Anche oggi che si confronta con le tele e pennelli appare lampante la sua vicinanza con la terza dimensione. L'artista ha imparato la scultura tra i banchi dell'Accademia di Brera ma dal 1978 – anno in cui si è diplomato – ad oggi ha saputo avvicinarsi anche ad altre forme d'espressione. La pittura in primis e in particolare la pittura astratta. I quadri di Vanzini sono un turbine di energia frutto dell'improvvisazione e del gesto.
Non sono il dettaglio e la mimesi a interessare l'artista ma è la forza dell'immagine, l'astrazione del mondo reale e la riproposizione attraverso forme nuove. 

Capace di rinnovarsi – L'esposizione Dimensioni Astratte, aperta a Gallarate fino al 5 dicembre, propone le ultime novità del percorso di Vanzini.
Una lunga carriera iniziata nel 1982 con un intervento estetico ambientale nel cortile di Palazzo di Brera a Milano e con la prima personale alla Biblioteca di Jerago. Diverse le partecipazioni a mostre collettive e personali ospitate nella nostra provincia e molti i cambiamenti che l'artista ha saputo apportare al suo modo di fare arte.
In questa occasione Vanzini propone le pitture recenti in cui sceglie l'astrazione come metro espressivo. 

A. Vanzini, Quel che resta del giornoA. Vanzini, Quel che resta del giorno

Appena percettibile – Una caratteristica di questi lavori è l'ausilio della carta. Un modo che Vanzini usa per muovere la superficie del supporto e uscire così dalla bidimensione del supporto. Piccoli collage con carte diverse, ma anche colle e stucchi che alterano l'andatura della tela danno un ritmo inedito e rendono le opere più suggestive. Spiegano gli organizzatori della mostra: "Le prime tele di questa serie sono più gestuali e segniche mentre gli ultimi lavori sono più meditativi e armonici.
Se in Introspezioni vi è una ricerca istintiva, fatta di gesti quasi irrequieti, nel trittico Siderale  la forma, il colore e la materia danzano in armonia sulla tela. Si evocano spazi lontani, orizzonti interiori che tracciano la linea del tempo. L'atto creativo viene colto nel momento, unico ed irripetibile, quel gesto, quello strappo, quella macchia di colore non sarà mai uguale a prima e l'intenzione si combina con l'imprevedibilità del risultato".

Dimensioni astratte. Opere recenti
Personale di Armando Vanzini
Dal 20 novembre al 5 dicembre 2010
SPAZIO ZERO
via Ronchetti n. 6 Gallarate VA
Inaugurazione sabato 20 novembre alle ore 18.00

Orario: da martedì a sabato 17.00-19.00,
domenica 10.00-12.00/17.00-19.00; lunedì chiuso
ingresso libero
organizzata da METAMUSA Tel. 0331 777472info@metamusa.it    www.metamusa.it