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Progetto esclusivo – E nello spazio espositivo di Jonathan Zebina a Milano si apre un altro evento: Arman Studio Archivies di New York e la galleria JZ Art Trading per la prima volta si presentano insieme per un progetto interessante ed esclusivo che ha già coinvolto Nizza, Parigi e Hannover.

Nouveau Réalisme – A meno di due anni dalla scomparsa, il genio creativo di Arman, al secolo Armand Fernandez (Nizza 1928 – New York 2005), uno dei protagonisti dell'arte del XX secolo, viene proposto al pubblico con molta attenzione da parte della critica militante in fatto di arte contemporanea. La personale al Mamac di Nizza prima e la retrospettiva Nouveaux Réalistes dopo, e ancora in corso, al Grand Palais di Parigi hanno offerto materiale utile a studi ed approfondimenti intorno alla figura di Arman come uno dei firmatari, con Klein, Hains, Raysse, Tinguely, Villeglé, e Dufrene, del Nouveau Réalisme, movimento fondato nel 1960 dal critico Pierre Restany.

Arte con gli scarti – Considerato l'essenza critica della Pop Art americana, il Nouveau Rèalisme evidenzia le contraddizioni ed i dubbi germinanti sotto la patina luccicante e glamourosa dell'arte come merce, come espressione dei mass media e del trionfo dei beni di consumo. E scorie, rifiuti, scarti e residui diventano nelle mani di Arman strumenti necessari alla sua espressione creativa. Utilizzando ed inglobando nella propria arte tutto quello che è risultato escluso dal processo produttivo, egli pone le basi dei propri principi estetico-formali.

Modulatore del molteplice – Fin dai primissimi lavori su carta, realizzati negli anni Cinquanta, impronte timbri tamponi e mascherine come la serie dei ‘Cachets' e delle ‘Allures', Arman manifesta la sua volontà di superare la pittura e dal 1960 al '62, appropriandosi degli oggetti della strada, trasforma questo materiale urbano ed industriale in masse e colore, dopo averlo spezzato assemblato compresso e colpito con colori sgargianti. Da qui nasce la auto-definizione di Arman come un 'un pentre qui fait de la sculpture' e la sua capacità di modulare il molteplice all'interno del medesimo oggetto: tante forchette, tanti occhiali, tanti strumenti musicali.

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Gli ultimi lavori – Ora a Milano in una mostra curata da Luca Beatrice, accanto ad una ventina di opere da parete e sculture realizzate negli ultimi anni, dal 2000 al 2005, il visitatore potrà trovare l'ultimo lavoro di Arman: ‘Re-formula One', un multiplo edito in cento esemplari, nato dalla collaborazione tra la passione per l'auto per la potenza del motore e per le linee ardite e sperimentali inseguite da Arman e la casa automobilistica Renault, che proprio nel 2005 si apprestava a vincere il campionato mondiale di Formula Uno con Fernando Alonso.

Rapporto antico – Ma il legame con la Renault risale al 1961 e nel 1967 Arman realizza due assemblage: ‘Art-industrie', con materiali e pezzi di ricambio di serie, ‘Accumulation Renault', con scocca e parti di carrozzeria verniciata di automobili. E' del 1969 ‘Accumulation Renault n°163', un'auto dalla ‘carcassa' intonsa ma sezionata e svuotata del motore. Da non dimenticare infine che appartiene al genio di Arman anche la grande scultura ‘La Rampante' del 1999, in omaggio questa volta alla lussuosa Ferrari, collocata davanti all'autodromo di Imola.

Arman
Galleria JZ Art Trading
Via Fiori Chiari 16 – Milano
fino al 28 luglio
da lunedì pomeriggio a sabato 10-13; 14-19
ingresso libero
a cura di Luca Beatrice
catalogo edito da Cudemo
info: 02-36596051
www.jzart.it