Riccardo Blumer e Luigi ZanziRiccardo Blumer e Luigi Zanzi

Un'Italia sofferente – 'Che fare per la cura dell'ambiente naturale e culturale della città?'. Indubbiamente una domanda di non facile risposta, ma che è sembrata doverosa porre ai varesini da parte del gruppo di Italia Nostra. Un'associazione culturale che viene da lontano, nascendo nella capitale nel '55, e che da un nucleo davvero ristretto di amanti dell'arte, sta coinvolgendo sempre più chi si manifesta sensibile alla cura e alla tutela del patrimonio italiano. La sezione di Varese, presieduta da Carlo Segre, vede la partecipazione attiva di Luigi Zanzi, portavoce delle idee del gruppo durante una serata organizzata lo scorso 27 gennaio al Teatrino Santuccio di via Sacco, alla presenza dell'architetto Riccardo Blumer. L'attitudine non è quella di impedire l'architettura, è stato precisato fin da subito, ma quella di tutelare il paesaggio in cui si colloca l'intervento architettonico; oltre che dare la possibilità alla cittadinanza di far sentire la propria voce e i propri desideri.

Costruzioni di bassa qualità –
La posizione di Italia Nostra sulla città è nota: una Varese che dopo l'evento mondiale, e "proprio a causa di questo", afferma Luigi Zanzi, si è imbruttita; vige un degrado diffuso, di cui esistono emblemi che, per chi ama Varese e soprattutto la difesa dell'ambiente e un'architettura ragionata, non sono proprio andati giù. Non ha smentito le attese Zanzi, additando, tra le costruzioni di bassa qualità, proprio l'albergo adiacente l'Ippodromo: "Si è distrutto per sempre uno degli scorci ambientali collinari più caratteristici della città. Quel panorama, con la sua configurazione particolare, era da sempre, fin dal '700, motivo di spunto per artisti e per coloro che hanno fatto grande il barocco cittadino". Zanzi non manca di citare anche l'albergo al Capolago, ma il secondo punto saliente su cui si sofferma lo storico è la possibilità, sembra sempre più vicina, della realizzazione di un nuovo albergo sul colle di Biumo, un progetto da tempo caldeggiato dall'ente camerale e oggi condiviso da Comune, Provincia, Regione e Fai. "Perchè costruire un nuovo albergo in quella zona, quando ci sono già a disposizione poca distanza delle strutture che faticano a lavorare?", chiede Zanzi, "bisogna avere il coraggio di rendere il colle di Biumo pedonale, in modo da preservare quella che è la Trinità dei Monti di Varese (luogo salvato negli anni '50 proprio da Italia Nostra). Per pensare ad un albergo in quella posizione, bisogna tener conto dei punti di accesso, della viabilità, dei mezzi, tutti punti di non facile discussione. E' inutile che Fai e Amici della Terra diano l'approvazione per tale costruzione, solo perchè si parla di ecosostenibilità!". Ville Ponti, centro congressuale ed espositivo, oltre che di innato interesse artistico; Villa Panza polo d'arte contemporaneo cittadino: "perchè non creare un sistema che unisca tutti i musei di Varese, che li riporti ad essere coerenti tra loro?". Zanzi rimarca inoltre il mancato interesse per gli anniversari garibaldini, dello scorso e di quest'anno, dimenticati, senza nessun festeggiamento o riconoscimento, nonostante il patrimonio presente nella nostra provincia.

Il colle di Biumo con Ville PontiIl colle di Biumo con Ville Ponti

L'architettura deve portare la felicità – "Conoscere", a prescindere da questo non si può avere una visione generale, che invece è indispensabile per contestualizzare ogni nuova architettura, progetto, idea. Per Riccardo Blumer , "Non esiste architettura avulsa da un progetto ambientale della città". L'architettura buona e cattiva che sia, non si può prescindere da tre principi: l'architettura privata costituisce sempre un ambiente pubblico; per questo è da attuare sempre e comunque con un certo senso di responsabilità. "Mattoni, vetro, cemento, raccontano, sono storie, presenza", afferma e "quindi bisogna pensare all'architettura come qualcosa che qualifica i luoghi e non che li distrugge". In ultimo "una buona architettura deve incarnare la tecnica del momento, basta con edifici che agonizzano. Edifici che si sa portare fino alla sua morte, rovina, come un oggetto che costruisce il domani". Conoscenza ed educazione innanzitutto, per poter seguire le parole di Otto Frei, padre dell'architettura contemporanea: "l'architettura ha lo scopo di portare la felicità".

Ha seguito del dibattito, l'intrattenimento musicale con l'Orchestra Camerata dei Laghi, diretta dal Maestro Todor Petrov. Musiche di Mozart nel giorno del suo compleanno, ma anche in una data in cui tutti siamo chiamati alla Memoria.

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