Varese – Si è aperta, negli spazi della galleria Punto sull’Arte di via San Martino della Battaglia, la mostra Cyan-IDE 2.0, doppia personale di Jernej Forbici e Marika Vicari. Si tratta di  una selezione di ricercati dipinti su tela, tavola e carta di differenti formati che consentono di indagare  le rispettive poetiche artistiche. La trasfigurazione del paesaggio, il processo di mutazione dell’ambiente che l’uomo ha innescato come una via senza ritorno, non sono solo i temi fondamentali della ricerca artistica di Forbici, ma  metaforicamente intesi, quali risultato di uno dei tanti veleni con cui si sta distruggendo il mondo. Per paradosso quell’ossigeno che fa parte di numerosi composti chimici e nel suo essere indispensabile per la vita, rigenera nelle piccole e grandi tavole di Marika Vicari tra le crepe, le fenditure, le bolle d’acqua color cyan, elevando verso l’alto gli alberi e la foresta. Entrambi rimandano a uno spazio dove dell’uomo, mai fisicamente presente, rimane comunque una traccia, simbolo dell’estrema sofferenza del pianeta, irrimediabilmente compromesso. Fino al 19 Novembre. orari: da martedì a sabato 9.30-13.30 / 14-17.30.

Varese / Como – Si chiude, in questo fine settimana nella sede di The Art Company e al Battistero di Velate la mostra “diffusa” dedicata a Piero Cicoli,  intitolata “Color Vibrante“, a cura di Carla Tocchetti con la collaborazione della Famiglia che ne cura l’archivio. L’artista ha lasciato una eredità importante in termini di sperimentazione, produzione e didattica, a testimonianza delle tensioni del mondo dell’Arte alle soglie del nuovo Millennio. La scelta di una doppia esposizione ha permesso di coinvolgere le due città Lombarde dove Cicoli è stato docente, Varese e Como, ampliando la presentazione degli eccellenti risultati raggiunti negli anni della maturità con i medium materici prediletti: ceramica e maiolica, oli e acrilici su tela. Fino al 30 ottobre a Velate. Orari: sabato e domenica, 11-13/15-18. A Como, fino a domani, 29 ottobre, 15.30 – 18.30.

Varese Masnago – Il Castello ospita la personale di Silvio Monti dal titolo “Exxistere“. L’esposizione offre un’ampia panoramica dell’ultimo ventennio produttivo dell’artista dispiegata in un excursus cronologico-tematico che ricostruisce i temi a lui cari: il volto, i media, la calligrafia, l’inconscio e gli archetipi. Nella prima sala si incontrano facce dipinte su quotidiani, in dialogo con le sculture di cartapesta dove rivelare la stretta connessione del soggetto con l’informazione di massa. Nel proseguire il percorso, si incontrano forme verbo-visive ingrandite e messe al contrario al punto da perderne il senso compiuto. Ma gli incontri si fanno ancora più stravaganti nelle ultime sale grazie a personaggi primitivo-surreali: imponenti sculture danno forma a uomini e donne primordiali capaci di generarsi per forza autonoma da una matrice psichica archetipica. Fino al 13 novembre. Orari: da martedì a domenica: 9.30 – 12.30 / 14 – 18.

Sempre al Castello è stata prorogata sino al 19 febbraio 2023 la mostra I tempi della pittura. Cronografia di alcune opere di Renato Guttuso dipinte a Velate: l’archivio di Nino Marcobi a cura di Fabio Carapezza Guttuso(recentemente scomparso ndr) e Serena Contini. Con un’affluenza di circa cinquemila visitatori a poco più di tre mesi dall’inaugurazione, l’Amministrazione comunale ha deciso di dare l’opportunità al pubblico di visitare l’esposizione sino al nuovo anno.

Busto A. Si apre domani (sabato 28 ottobre) a Palazzo Cicogna, con inaugurazione alle 18, la retrospettiva dedicata alle opere di Carola Mazot intitolata “Fragilità e forza”. L’artista, di origini venete, (Valdagno 1929 – Milano 2016) e vissuta a Milano, si è formata all’Accademia di Brera negli anni ‘60 sotto la guida di Marino Marini e Giacomo Manzù. “Fragilità e forza” indaga su questi sentimenti contrastanti, di tenerezza e potenza. Una relazione che si può percepire facilmente nella natura; nell’uomo coesistono da sempre. Come l’energia vibrante nelle opere della serie “Atleti” ( anni ’90) dove figure impetuose si muovono all’interno di una composizione libera, mossa e di grande essenzialità, alternate da immagini di “Albero”, maestoso e libero. Solitario o circondato d’arbusti, ritratto nel vento o sotto la pioggia comunque simbolo di vita e forza. Il percorso prosegue poi con una serie di volti dove l’artista rivela la fragilità dei sentimenti negli sguardi di donne, giovani, uomini. Opere che si alternano a tele di piccoli fiori del sottobosco, riportati con freschezza lieve in tutta la loro fragilità. Fino al 27 novembre. Orari: da martedì a giovedì 14.30; venerdì 9.30 – 13/ 14.30 -18; sabato 14.30 – 18.30 e domenica 15 – 18.30.

Busto A. “Riepilogo. Opere 2007-2022” è il titolo della nuova personale di Giovanni Cerri ospitata alla galleria Palmieri. L’artista torna nello spazio espositivo di via Mameli dopo quindici anni presentando una serie di opere in una sorta di excursus nella personale ricerca, dagli esordi fino alle più recenti produzioni. La selezione dei quadri è concentrata su un’ampia possibilità di immagini; la periferia è il nucleo di ricerca dal quale poi si diramano altri sviluppi e suggestioni. Opere appartenenti agli anni più lontani, con le città fantasma, del 2007 e 2008, dipinte ancora su carta di quotidiano, le fabbriche abbandonate e i paesaggi industriali “archeologici”, fino agli ultimi dipinti dedicati alla natura. Natura che si ribella alla cementificazione e che si riappropria dei propri spazi. Fino al al 20 di novembre; orari: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19.

Busto – Ultimo fine settimana per una visita alla mostra “Segno, forma, colore” la collettiva allestita nella sala del Cortiletto di Piazza Santa Maria. L’esposizione, a sfondo benefico, presenta lavori di: Danila Dente, Antonio De Blasi, Anny Ferrario e Carmelo Todoverto. Esposte una serie di opere contemporanee realizzate nelle diverse e personali espressioni artistiche; racconti di memoria di un passato recente quando, chiusi in studio a dipingere, obbligati dal lockdown, gli artisti sognavano la libertà. Quel giorno è arrivato e il primo pensiero è stato quello di aiutare la gente in difficoltà… Il ricavato delle opere vendute sarà devoluto alla Caritas San Giovanni. Sino al 30 ottobre; orari: venerdì e sabato dalle 16 alle 19.30; la domenica 10 -12.30/16-19.30.

Busto – In chiusura allo Spazio Arte Carlo Farioli, la personale di Lucia Pisanello dal titolo “Chissà se ci pensano ancora”. Il titolo, che richiama una citazione del celebre brano di Francesco De Gregori e Lucio Dalla, allude anche a una nostalgia, un pensiero vago, alla persistenza di un ricordo che forse ancora può dolere, in qualche spazio del sé. Sono scatti rubati alla vita quotidiana, in cui donne di ogni età vengono colte in momenti di intimità e nel manifestarsi di una crisi emotiva o in un momento di riflessione . Ognuna di queste figure femminili rappresenta, come in un prisma, un aspetto della  propria personalità. Fino al 30 ottobre; orari: venerdì e sabato 16.30-19; domenica 10.30/12 – 16.30/19.

Castellanza – “Terre di Lombardia” la rassegna organizzata da Afi, Archivio fotografico Italiano, in villa Pomini, raccoglie cinque mostre, di differenti autori, che offrono diverse letture del territorio. Amedeo Vergani propone “Lombardia, le radici della nostra identità“; Beniamino Pisati partecipa alla rassegna con “Lassù“; Francesco Secchi presenta “Ricerche e fotografia di paesaggio in Lombardia. Indagini sulle fragilità territoriali“. La mostra “Paesaggi Orizzontali” raccoglie invece Immagini aeree, un lavoro a cura degli operatori del 2° Reparto Volo della Polizia di Stato di Milano Malpensa; Infine, “La luna e monte sacro di Varese” è il titolo della mostra di Mirko Ceriotti. L’esposizione è accompagnata da due appuntamenti. Domenica, 23 ottobre, alle 17, in piazza Soldini “Incontro in Archivio AFL- Archivio Fotografico Lombardo”. Sabato 29 ottobre, sempre alle 17, ma in Villa Pomini, si parlerà di “Fotografia ed Editoria – Stili a Confronto“ con Giorgio Galimberti, Gianni Maffi e Virgilio Carnisio. Le esposizioni saranno visitabili sino al 6 novembre nei seguenti orari: sabato 15-19.30; domenica 10-12.30/15-19.

Legnano – Anche per le due personali allestite al Castello si avvicina la chiusura. Si tratta della mostra di Daniele Biaggi, dal titolo “Le forme dell’identità collettiva” e “Il segno della materia” di Fabio Scatoli. “Le forme dell’identità collettiva”, ampia mostra, curata da Giorgio Fedeli, presenta diverse ma correlate pratiche di pittura (acrilico) e scultura (legno e scagliola), che hanno il loro focus poetico nel vissuto dell’uomo dentro la storia e la società. L’altra è la personale, di Fabio Scatoli, dal titolo “Il segno della materia”, allestita al piano terra della Pinacoteca Castello. A cura di Marina Arensi, la mostra restituisce, attraverso la trentina di opere, la coerenza della ricerca avviata dall’artista circa quarant’anni fa nel perimetro della non figurazione; una scelta da cui discende la cifra più vera dei suoi lavori, la fluttuazione costante di forma e significati tra uno stato definito e uno indefinito. Fino al 30 ottobre; orari: sabato e domenica 10 -12.30 / 15-19.

Novara – Al Castello Visconteo Sforzesco la mostra “Milano da Romantica a Scapigliata” rassegna che racconta, attraverso le visioni dei grandi artisti dell’epoca, la storia di una “capitale” che è stata capace di far fronte ai grandi cambiamenti trasformandosi e rinnovandosi fino a diventare la città che tutti oggi conosciamo. Una settantina di capolavori, eseguiti dai maggiori protagonisti della cultura figurativa ottocentesca attivi a Milano, provenienti da collezioni pubbliche e private, la rassegna si si prefigge di illustrare i mutamenti susseguitisi nella città meneghina tra i secondi anni dieci e gli anni ottanta dell’Ottocento. Anni inquieti che hanno visto  la caduta del Regno d’Italia napoleonico, la costituzione del Regno Lombardo Veneto e la seconda dominazione austriaca, le prime rivolte popolari e le guerre d’Indipendenza che nel 1859 avrebbero portato alla liberazione. Fino al 12 marzo. Orari: da martedì a domenica 10-19.

Malpensa – “Terre del Nord – Elements – Images of iceland” è il titolo della mostra fotografica di Elisabetta Rosso allestita nella PhotoSquare del Terminal 1( Atrio Stazione/Sheraton) dell’aeroporto. Paesaggi forti e suggestivi tratti da una serie di immagini raccolte negli anni. I forti colori di una natura prorompente regalano emozioni straordinarie che, perdendosi nel silenzio degli ampi spazi dell’Islanda, affascinano il visitatore. Si tratta di una serie di scenari e colori di un’incontrastata bellezza che solo il rispetto per l’ambiente conserverà intatto. Fino all’8 gennaio 2023

Milano – Alla Fabbrica del Vapore è in corso “Andy Warhol. La pubblicità della forma” dove l’artista viene raccontato in una maniera del tutto inedita con oltre 300 opere. L’esposizione, a cura di Achille Bonito Oliva  con la collaborazione di Edoardo Falcioni mira a ricostruire tutti i periodi storici in cui l’artista, attraverso la sua rivoluzione, è stato in grado di innovare la storia dell’arte del Novecento, cimentandosi in diversi ambiti quali moda, musica e imprenditoria. Il percorso si snoda attraverso dipinti originali, opere uniche, serigrafie storiche, disegni, polaroids, fotografie e altri veri e propri cimeli come le cover originali disegnate e autografate da Warhol. Fino al 26 marzo. Orari: feriali: dalle 9.30 alle 19.30; sabato, domenica e festivi: dalle 9.30-20.30.

Milano –  Manuel Zoia Gallery  ospita “Crisalide”, personale di Patrick Joël Tatcheda Yonkeu, a cura di Alessandra Sebastiano. Le opere presentate sono il risultato di processi ritualistici e spirituali che vogliono creare una dimensione comunitaria, un luogo in cui l’ego cede il passo alla collettività per riscoprire il significato vero di libertà, oltre le illusioni di tempo e spazio. A tracciare il sentiero è la crisalide, simbolo di speranza e trasformazione che precede la trasmutazione in farfalla, e in quanto tale rappresenta la stasi, l’attesa. Solo fermandoci a questa fase resistiamo a una temporalità che, in realtà, non ci appartiene, consentendoci di riflettere sul posto che occupiamo nel mondo, come esseri viventi in una prospettiva orizzontale, oltre la gerarchizzazione verticale cui ci costringe una visione antropocentrica. Fino al 26 novembre. Orari: Mercoledì – sabato 15 – 19.