Milano – La mostra “Giorgio Armani: Milano, per amore” alla Pinacoteca di Brera sarà visitabile più a lungo del previsto: grazie al grande successo di pubblico e ai positivi riscontri della critica, l’esposizione è stata infatti prorogata fino al 3 maggio. L’iniziativa celebra i cinquant’anni della Maison e affianca alle opere della collezione di Brera 133 creazioni dello stilista, che reinterpretano lo stile del designer dialogando con la storia dell’arte italiana dal Medioevo all’Ottocento. Il percorso offre al visitatore un gioco di contrasti cromatici e materici, mettendo in relazione pittura e moda. Per la prima volta la mostra riunisce abiti provenienti da Armani/Silos e da importanti istituzioni internazionali, arricchiti da nuove scoperte tratte da Armani/Archivio, la piattaforma dedicata alla conservazione e valorizzazione del lavoro creativo dello stilista. L’esposizione conferma il legame profondo tra Giorgio Armani e Milano, in particolare con il quartiere di Brera, di cui lo stilista ha sempre ammirato l’anima colta e vitale. Un rapporto riconosciuto anche dall’Accademia di Belle Arti, che nel 1993 gli conferì il titolo accademico per la coerenza stilistica e la capacità di unire funzione e invenzione. Dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.15. (photo @agnese bedini-@melaniadallegrave-@dsl studio3).

 

Milano – Prosegue fino al 31 gennaio alla Paula Seegy Gallery lamostra omaggio a Gillo Dorfles, curata da Martina Corgnati. L’esposizione riunisce opere dal 1946 al 2013 – dipinti, carte, sculture e ceramiche – restituendo oltre sessant’anni di ricerca di uno dei più originali intellettuali italiani. Il percorso mette in luce l’universo iconografico dell’artista, popolato da figure ibride, segni fluttuanti e personaggi metamorfici, simbolo della sua “lateralità” metodica, capace di anticipare tendenze e collegare arte, design, moda e comunicazione. Dagli esordi triestini al MAC con Munari, Soldati e Monnet, la mostra ripercorre le stagioni creative che conducono ai celebri “ibridi” e “personaggi”, presenti in opere come Un occhio, una mano (1989), Trafitto (1992), Due schieramenti (2001) e nel ritratto di Freud (2005). Esposta anche una grande scultura in vetroresina e il personaggio esoterico Vitriol, nato nei suoi taccuini dal 2010. La mostra è aperta al pubblico nei seguenti orari:  da martedì a sabato, 12 – 19. Ingresso libero

 

Malpensa – Nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il PhotoSquare dell’aeroporto di Milano Malpensa ospita sino al 31 marzo “White Entropy”, la nuova mostra del fotografo e digital artist Jacopo Di Cera. L’esposizione, a cura di Massimo Ciampa, trasforma l’area aeroportuale in un osservatorio sospeso sul paesaggio alpino, grazie a 23 opere in grande formato che raccontano l’evoluzione del manto nevoso tra Alpe di Siusi, Monte Bianco e le principali località dell’arco alpino. Il progetto culmina in una installazione site-specific che riproduce a terra il ghiacciaio del Monte Bianco: una grande superficie di carta fotografica su cui il pubblico è invitato a camminare, lasciando segni che simulano l’erosione reale dei ghiacciai. Un gesto quotidiano che diventa atto di consapevolezza ambientale.

 

Martigny (CH) – La Fondation Pierre Gianadda presenta, dal 12 dicembre al prossimo 14 giugno, “Da Manet a Kelly. L’arte della stampa”, grande rassegna dedicata a 178 capolavori grafici dell’Ottocento e del Novecento provenienti dalla biblioteca dell’Institut national d’histoire de l’art di Parigi. La mostra ripercorre l’evoluzione della stampa d’arte attraverso opere di maestri come Manet, Goya, Munch, Kollwitz, Kelly, Molnár, restituendo la ricchezza di una collezione iniziata all’inizio del XX secolo dal mecenate Jacques Doucet. L’esposizione propone un percorso tematico che accosta incisioni storiche e sperimentazioni contemporanee, mostrando la varietà delle tecniche e la creatività degli autori. Dall’acquaforte alle serigrafie astratte, il pubblico attraversa sezioni dedicate a Energie, Figure, Paesaggi, Sguardi e Visioni. Una sezione ricostruisce il ruolo di Doucet e l’evoluzione della collezione fino ai giorni nostri, mentre l’ultima parte è dedicata alle tecniche della stampa. La rassegna rende omaggio anche al legame tra INHA e la Fondation Pierre Gianadda, rafforzato dal sostegno di Léonard Gianadda, protagonista del mecenatismo europeo. Orari al pubblico: tutti i giorni 10-18. Chiusura alle 17 nei giorni 24 e 31 dicembre).

 

Varese – Il Castello di Masnago presenta un nuovo capolavoro: “Sera d’Autunno”, noto anche come “Valpozzo”, dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo, uno dei protagonisti del Divisionismo italiano. L’opera sarà svelata sabato 13 dicembre alle 11 con un allestimento temporaneo nel Salone degli Svaghi, pensato per offrire una visione intima e valorizzare i cromatismi del maestro. Il dipinto, realizzato nel periodo di piena maturità dell’artista, cattura la malinconia del tramonto autunnale con pennellate libere e toni bruni che contrastano con il cielo luminoso.  La mostra è visitabile nei giorni di martedì e mercoledì 9.30-12.30; da giovedì a domenica 9.30-12.30/14 -18.  Per le visite guidate scrivere a museivarese@cooperativasullarte.it.

 

Lugo – Le Pescherie della Rocca dedicano un’ampia retrospettiva a Esodo Pratelli, artista lughese attivo dal simbolismo al Novecento. La mostra, intitolata “Un ritorno a casa, a cura di Elena Pontiggia e Massimiliano Fabbri con la collaborazione di Rita Romeo e Marco Pratelli riunisce una sessantina tra dipinti, ceramiche e disegni. Il percorso attraversa tutte le stagioni creative dell’artista: dagli autoritratti giovanili ai bozzetti futuristi per L’Aviatore Dro, apprezzati da Marinetti, fino all’adesione al Novecento italiano con opere come Estate del 1930. La mostra documenta anche l’ultima fase espressiva, segnata da nature morte e paesaggi sospesi tra realismo e non finito. In esposizione anche una selezione di ceramiche liberty e una quadreria di disegni allestita nella Torre del Soccorso, testimonianza della versatilità e continua evoluzione di Pratelli. Fino al 25 gennaio, orari: giovedì e venerdì: 15.30 – 18.30; sabato e domenica: 10 – 12 e 15.30 – 18.30.

 

Gavirate – Prende il via dal 13 dicembre al Chiostro di Voltorre a Gavirate il programma “Natale al Chiostro”, che apre le iniziative festive con il vernissage della mostra “Con gli occhi di Francesco” dedicata all’artista Francesco Toniutti. L’esposizione presenta una selezione di opere ispirate al Cantico delle Creature, un percorso pittorico che intreccia spiritualità e natura invitando alla riflessione sul valore del dono. L’inaugurazione, fissata alle 17.30, coinciderà con l’accensione delle luminarie che accompagneranno i visitatori per tutto il periodo delle festività. La rassegna si colloca all’interno del calendario culturale che precede le celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di san Francesco, attese per il 2026, e sarà affiancata da un ciclo di appuntamenti musicali. Tra gli eventi in programma: il concerto del coro Hebel il 19 dicembre nella chiesa di San Michele, il duo Lazzaroni il 5 gennaio e il Coro Santa Maria del Monte il 10 gennaio, ultimo appuntamento in calendario. Mostra e installazioni luminose rimarranno invece visibili fino al 25 gennaio. Orari: venerdì 15.30-19; sabato e domenica 10-12.30 / 15.30-19. Chiusura: 24-25-26-31 dicembre; 1 e 6 gennaio.

 

Maccagno – Il Civico Museo Parisi Valle ospita “La seconda Collezione. Da Balla a Tadini” la nuova mostra che racconta le opere acquisite dopo la donazione fondativa Parisi-Valle, nucleo che ha segnato la vocazione al contemporaneo dell’istituzione. L’esposizione chiude simbolicamente il 2025 e introduce il 2026, anno che il Museo dedicherà interamente alla contemporaneità. Il percorso riunisce lavori che hanno delineato negli anni scelte e direzioni della raccolta, mettendo in dialogo linguaggi e generazioni: dai maestri storici come Giacomo Balla alle figure centrali del secondo Novecento come Emilio Tadini. Accanto a loro, opere di Arnaldo Pomodoro, Floriano Bodini, Trento Longaretti, Marcello Morandini, Vittore Frattini, Bernard Aubertin, Romano Rizzato e molti altri artisti che hanno contribuito a costruire un patrimonio in continua trasformazione. Il progetto espositivo evidenzia il legame costante del Museo con la ricerca contemporanea, rinnovato attraverso acquisizioni capaci di accogliere visioni diverse. L’allestimento è curato dagli studenti del Liceo Artistico “A. Frattini” di Varese nell’ambito del progetto L’arte di allestire. La mostra al Museo di via Leopoldo Giampaoli, è visitabile sino al 15 marzo. Apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 14.30 alle 18.30.

 

Bard –  Che cos’è l’America? È la domanda al centro di “Magnum America”, la mostra che il Forte di Bard propone dall’8 dicembre all’8 marzo 2026 attraverso una grande selezione dagli archivi di Magnum Photos. Curata da Andrea Holzherr e articolata per decenni dagli anni ’40 a oggi, l’esposizione mette in dialogo immagini celebri e scatti meno noti, restituendo un ritratto corale degli Stati Uniti tra contraddizioni, trasformazioni e miti del Novecento. In mostra le visioni dei fondatori di Magnum – Capa, Cartier-Bresson, Rodger, Seymour – e dei fotografi americani Eve Arnold, Elliott Erwitt, Bruce Davidson, tra diritti civili, proteste, vita quotidiana e icone culturali. Un mosaico complesso che attraversa eventi come il V-Day, la Marcia su Washington, Woodstock e l’11 settembre. Accompagnata da un catalogo, la mostra inaugura domenica 7 dicembre alle 15.30. Orari: martedì–venerdì 10–18; sabato, domenica e festivi 10–19. Aperta tutti i giorni dal 26 dicembre al 6 gennaio.

 

Vimercate – Spazio heart dedica una mostra a Gino Meloni presentando, fino al 25 gennaio, oltre cinquanta opere provenienti dalla Collezione Hintermann. Il percorso, curato da Simona Bartolena e Armando Fettolini, racconta il legame profondo tra l’artista e il collezionista varesino Enrico Hintermann, che dal 1947 scelse di circondarsi delle sue tele riconoscendone la forza lirica e la ricerca interiore. La rassegna offre una panoramica completa sulla parabola creativa di Meloni: dal figurativo delle origini, segnato dalle memorie lombarde, al lirismo informale degli anni centrali, fino al ritorno a una figurazione intima e poetica negli anni maturi. Ne emerge un autore appartato ma centrale nella storia artistica briantea, capace di trasformare la realtà in memoria e invenzione. La mostra sarà visitabile sino al 25 gennaio nei seguenti orari: giovedì–domenica 16-19.

Castiglione Olona – La Collegiata di Castiglione Olona, in occasione del Natale presenta la suggestiva tavola “L’Adorazione del Bambino con san Giovannino” di Bartolomeo di Giovanni, collaboratore di Ghirlandaio e Botticelli. Il dipinto, concesso da un collezionista privato, sarà al centro della mostra in corso sino al 6 febbraio. L’esposizione offre l’accesso eccezionale alla sagrestia cinquecentesca, solitamente chiusa, con arredi del XVI e XVIII secolo e la lunetta quattrocentesca del Maestro di Gornate. Il percorso permetterà anche di approfondire l’attività di Bartolomeo di Giovanni, autore di tavolette devozionali, pale e affreschi realizzati al fianco dei grandi maestri fiorentini. Durante il periodo espositivo sono state organizzate visite guidate a cura di Laura Marazzi, in calendario il 16 e 30 dicembre, su prenotazione. Il museo è aperto da martedì a sabato 9.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30, 6 gennaio 10 – 13 / 15 – 18; 26 dicembre 15 / 18. Chiuso 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio. Prenotazione obbligatoria solo per gruppi superiori a 10 persone.

Como – Prorogata fino all’11 gennaio alla Pinacoteca Civica l’esposizione dedicata ad Antonio Sant’Elia, architetto futurista e figura chiave dell’architettura del Novecento. La mostra è curata dai Musei Civici di Como e dall’Accademia di Brera, e valorizza il legame tra l’architetto e la sua città natale, offrendo al pubblico la possibilità di approfondire visioni urbanistiche e progetti innovativi. Dieci disegni originali della collezione civica, datati 1913-1914 e raramente esposti, documentano edifici industriali, centrali elettriche, stazioni e infrastrutture, collegati ai contesti urbani di Como e Milano. L’allestimento prevede video fruibili tramite QR code e un touch screen permanente con l’intera collezione dei disegni. L’iniziativa costituisce la prima tappa del progetto triennale Documentare, valorizzare: tra ricerca e progettazione digitale, avviato nel 2024, che ha coinvolto studenti nella valorizzazione del patrimonio dell’architetto. L’esposizione sottolinea la forza visionaria e tecnologica di Sant’Elia, ancora oggi fonte d’ispirazione per studenti, artisti e designer. Orari: martedì-domenica, 10 –18.