Legnano – Un pennello come diario, la luce come memoria. E’ dedicata ad Angelo Pinciroli (1911-1987) la mostra monografica “L’essenza del reale”  in corso sino al 16 novembre alla Pinacoteca del Castello. Un omaggio sentito a un artista che ha saputo trasformare la sua esperienza umana — segnata dalla guerra, dall’impegno civile e dall’amore per la natura — in una pittura limpida, essenziale, profondamente vera.

Formatosi all’Accademia di Brera accanto a maestri come Funi, Carrà e Carpi, Pinciroli visse la pittura come un atto morale prima ancora che estetico. Inviato sul fronte greco-albanese come pittore di guerra, documentò con sensibilità rara la tragedia e il coraggio di quei giorni. Quelle immagini confluirono nella Prima Mostra degli Artisti Italiani in Armi del 1942. Dopo il conflitto, tornò a Legnano, dove contribuì a fondare nel 1947 l’Associazione Artistica Legnanese, diventando punto di riferimento per generazioni di pittori.

Il percorso espositivo ricostruisce la sua intera vicenda creativa: dalla Sala 1, che rievoca lo studio d’artista, alle opere della 2, dedicate all’esperienza bellica, cariche di pietas e di materia viva. Nelle Sale 3 e 4 emergono paesaggi e nature dal vero, attraversati da un colore rapido e istintivo, mentre la 5 raccoglie i ritratti più intimi, custodi della memoria affettiva e della bellezza quotidiana. Nell’ultima sezione,la pittura di Pinciroli si fa testimonianza civile: le piazze, le scuole, le contestazioni del dopoguerra raccontano un’Italia inquieta ma vitale, osservata con lucidità e compassione.

Con più di venticinque personali e numerose presenze in collettive italiane e internazionali, Pinciroli lascia un’eredità densa di umanità e rigore. “L’essenza del reale” è così il ritratto di un artista che, partendo da Legnano, ha saputo guardare dentro il mondo — e dentro se stesso — con la semplicità e la forza della verità. La pinacoteca è aperta sabato e domenica 10-12.30 / 15-19.