Copia di Teatro Sociale di Busto.jpgQuasi un milione, nel complesso, le segnalazioni pervenute al FAI, per oltre 10 mila realtà d’Italia che sono state indicate come bisognose di particolare attenzione e protezione. Il censimento dei Luoghi del Cuore è partito nel maggio scorso e quest’anno la risposta è stata davvero sorprendente, al di fuori di ogni aspettativa. Il numero impressionante di votanti è segno di una grande mobilitazione nel nome di un’Italia da difendere e da tramandare alle generazioni future. Luogo del cuore più votato nella sesta edizione del censimento è la cittadella di Alessandria, quasi 54 mila segnalazioni.

 

Anche la provincia di Varese, però, fa la sua parte nella classifica nazionale. Tra i 10.173 luoghi in graduatoria, da tutelare o semplicemente da non dimenticare, il teatro Sociale di Busto Arsizio, costruito sul modello della Scala di Milano da Achille Sfondrini per volontà dei conti Giulio e Carolina Durini e inaugurato il 27 settembre 1891 con l’opera «La forza del destino» di Giuseppe Verdi, si è collocato al 132° posto della classifica nazionale con le sue 904 segnalazioni, risultando la sala teatrale italiana maggiormente votata e il bene più amato della provincia di Varese.

 

Tra gli beni varesini segnalati spiccano il borgo vecchio di Cuirone, una frazione del Comune di Vergiate (583 segnalazioni, 151° posto a livello nazionale), il pregevole Oratorio visconteo di Albizzate (179 segnalazioni) e le Fornaci di Caldè a Castelvaccana (62 segnalazioni). Con 55 segnalazioni si classifica l’Hotel del Campo dei Fiori abbandonato indecentemente da anni. In Valdarno troviamo invece la chiesa di San Vittore a Oggiona con Santo Stefano (33 segnalazioni), mentre 35 persone hanno segnalato il torrente Arno, piccolo fiume maltrattato che in questi ultimissimi anni è tornato a popolarsi di animali.

Tra questi luoghi del cuore segnalati si procederà, nei prossimi mesi, a un monitoraggio, in modo da poter intervenire concretamente per il salvataggio di alcuni; a giugno, in accordo con le Direzioni regionali del Ministero per i beni e le attività culturali, è previsto l’annuncio degli interventi che verranno effettuati. Il FAI promette, inoltre, di farsi portavoce delle segnalazioni ricevute da italiani e stranieri e di sollecitare, anche attraverso l’azione capillare delle sue oltre cento delegazioni provinciali, le istituzioni preposte affinché tengano in considerazione i luoghi più amati dai cittadini, sensibilizzando sindaci, soprintendenze e presidenti di regione. Dodici dei luoghi segnalati nel 2010 sono stati infatti restaurati.

 

Con i 10.451 luoghi segnalati quest’anno «si disegna un’incredibile geografia spontanea dei monumenti italiani», ha rilevato il vicepresidente esecutivo del Fai, Marco Magnifico. «Il nostro Paese è diventato grande soprattutto come espressione della cultura umanistica e questo – ha detto Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, da sempre partner dell’iniziativa “I luoghi del cuore” – giustifica la richiesta a tutte le imprese di destinare una parte importante delle loro risorse alla valorizzazione del territorio. Occorre dare fiducia al nostro Paese, che in un momento come questo ha bisogno di ritrovare valori».

Pubblicati i risultati della sesta edizione del censimento del Fai. Tanti i luoghi del cuore anche in territorio varesino. Su tutti spicca l’edificio del Teatro Sociale di Busto Arsizio, costruito sul modello della Scala di Milano da Achille Sfondrini per volontà dei conti Giulio e Carolina Durini e inaugurato il 27 settembre 1891 con l’opera «La forza del destino» di Giuseppe Verdi.