D.Rothbart, mediatation mediationD.Rothbart, mediatation mediation

Evento insolito – Inaugura e chiude il giorno dell'allestimento; è stata realizzata volutamente durante le festività di Tutti i Santi e dei Defunti; più che al pubblico vivente, è rivolta a quello defunto: tutto questo e molto di più è Duedinovembre. In un primo momento, quest'insolita mostra torinese potrebbe provocare, nel pubblico, un leggero smarrimento. Ma appena ci si addentra nelle profonde motivazioni che hanno condotto i tre curatori a dar vita a questo evento è facile che la curiosità si sostituisca allo stupore iniziale, invogliando il pubblico a scoprire, più da vicino, i dettagli dell'iniziativa e le strette connessioni tematiche tra opere e concetti.

Duedinovembre Organizzata e curata da Alessandro Castiglioni, Francesca Marianna Consonni e Lorena Giuranna, giovani curatori già attivi nel dipartimento didattico della Gam, la mostra è stata ideata appositamente per durare un giorno, o meglio, per essere visitata dai viventi, il giorno dell'inaugurazione, 2 novembre, per poi rimanere chiusa il giorno successivo, festa dei Morti, lasciando tutto lo spazio della galleria a completa disposizione dei cari defunti, ormai assenti fisicamente, ma forse non spiritualmente. Non a caso, la mostra si intitola Duedinovembre, giorno decicato, secondo antiche tradizioni, alla preparazione del banchetto destinato, per il giorno seguente, alle anime dei propri defunti. Allestita negli spazi di Artintown, nel centro di Torino, la mostra presenta le opere di quattro artisti, Ermanno Cristini, Marco Paganini, Luigi Persicce, Daniel Rothbart, che si legano in maniera sottile e profonda alla tematica dell'assenza che si fa presenza.
Elementi tangibili come vetro, legno e acciao, insieme a componenti volatili e immateriali, quali il suono, lo spazio, la gestualità, e a simboli figurativi come la farfalla (parola che, in greco, coincide con anima, psuchè) dialogano nelle loro opere e permettono al pubblico di assaporare un altrove, meditando e riflettendo su qualcosa di etereo e solo apparentemente lontano dalla nostra dimensione.

Il logo dell'eventoIl logo dell'evento

Roaming – Duedinovembre non è un evento isolato, ma si inserisce in un progetto più ampio, Roaming, che comprende mostre della durata di un giorno, che poi vengono trasferite nel cyberspazio del web, all'interno del sito www.roaming-art.it: ideato da Ermanno Cristini e Alessandro Castiglioni, Roaming intende approfondire il tema dell'evidenza immateriale del progetto, proponendo mostre visitabili, fisicamente, solo durante l'allestimento. Dopo le tappe nella galleria milanese Assab One, nel Museo di Saint Denis di Parigi e all' Ex Alumin di Bolzano durante la settima edizione di Manifesta, Roaming approda a Torino.
Nel capoluogo piemontese l'immaterialità su cui si concentra Roaming, già evidente nella sua essenza di progetto al limite del virtuale, si carica ancor più di significato, legandosi ad un altro tipo di smaterializzazione, quella che insorge dopo la morte e che rende non più visibili, ma comunque presenti, nella loro essenza, i nostri cari defunti.

Addio zucche – Ben lontana dalla tradizione delle zucche halloweeniane, create per tenere lontane dalle case i poveri morti, più vicina, invece, al millenario e popolare culto ossequioso dei defunti, Duedinovembre è una mostra che si propone quale momento di intensa riflessione, rivalutando, in chiave artistica, antichi e radicati riti religiosi, evidenziando l'importanza crescente della componente virtuale nella nostra vita e promuovendo una nuova chiave di lettura per esplorare la dimensione artistica nella sua progettualità.

 

Artintown, via Berthollet 25, Torino
1 novembre: ore 11-24, aperitivo ore 19
2 novembre: ore 00-24