Dal ciclo Con Piero verso la luce, 2000Dal ciclo Con Piero verso la luce, 2000

Tra i tanti appuntamenti che attraversano la Settimana della Cultura, anche se non direttamente segnalati sulle guide in distribuzione in questi giorni, vale la pena ricordare la mostra che Luigi Rebesco dedica nella sua ovattata Galleria Bambaia a Romano Notari, umbro di Foligno, classe 1933.

Con un catalogo curato da Elena Pontiggia, Notari espone poco meno di una trentina di opere, racchiusi entro l'emblematica dicitura di "Simboli creazionistici", realizzate tra il 2000 e il 2006 nella sua attuale casa-studio a Campello sul Clitunno.

Un artista-poeta, di precisa e alta profondità espressiva, densa di riverberi religiosi, in grado di annoverare fin dai suoi primi passi una rassegna di contributi critici di assoluta pregnanza: a partire dalle precoci intuizioni di Carlo Cardazzo nel lontano 1959, alle prese con la giuria del Premio San Fedele.

Già allora, Notari emergeva tra i nuclearisti, esistenzialisti, informali, per un clima pittorico diverso, per un tono esistenziale più ottimista, per una tavolozza che si apriva ai colori piuttosto che negarsi, per l'inserimento di motivi narrativi "giocondi e calamitosi".

Poi vennero i contributi di Politi, Arcangeli, Solmi, Crispolti, Valsecchi, Di Genova, fino al nostro Dante Isella  – "cogliere il mistero dell'universo partendo dall'occhio di un uccello" ne scrisse allora di lui il grande  varesino – e in epoche più recenti, Arensi e Vittorio Sgarbi.

Come dire tutta l'ufficialità della critica d'arte italiana del dopoguerra fino a chi, negli ultimi anni, sta riportando in auge il vecchio concetto della pittura figurativa, o semplicemente la figurazione, ansiosa, non appagata, incuriosente, ben giocata nei suoi termini tecnici. Tutti concordi nella lettura di una spiccata alterità di Notari, di una visionarietà surreale, che si nutre di luce, luce d'Umbria e di irrazionali vertigini prospettiche e sintesi metamorfiche, intensità emotiva.

Notari alla Bambaia era già stato altre quattro volte in precedenza: nel 1978, nel 1985, nel 1993 e nel 2000. Un rapporto quasi trentennale, scandito per lunghe pause che viene ribadito anche in questa occasione, per la quale vengono riproposti gli olii, le sue celebri tempere, i pastelli e i collages, dall'Omaggio a Piero della Francesca con "Piero verso la luce" all'ultimo ciclo "Fioritura spirituale".

Romano Notari. "Simboli creazionistici", opere 2000-2006
Galleria Bambaia
Via Carlo Porta 2
Busto Arsizio
catalogo a cura di Elena Pontiggia
orari: feriali 17-19.30; festivi 16-19.30
chiuso lunedì
info: 0331-622440