L’artista di Casale Monferrato sceglie di raccontare con le sue opere Alice nel Paese delle meraviglie, dando vita alla mostra Alice e la meraviglia, ospitata presso i 96 metri cubi de Il Corniciaio di Gallarate.

Paolo Novelli è un artista schivo. Di lui si sa pochissimo: laureato in architettura, insegna presso le scuole secondarie di primo grado del Comune di Casale Monferrato. Le fiabe sono le protagoniste delle sue opere; in passato ha realizzato, infatti, cicli su Pinocchio e Il Piccolo Principe.

Ora tocca ad Alice nel Paese delle meraviglie. I lavori esposti presso lo spazio espositivo gallaratese 96 metri cubi sono delle vere e proprie illustrazioni sintetiche. Le sue tempere, che hanno come modelli di riferimento gli universi artistici di Rousseau e Klee, sembrano delle visioni infantili. Quasi sogni ad occhi aperti. Un mondo fantastico dai colori sgargianti si popola davanti agli occhi dello spettatore.

Alice incontra il Bianconiglio, lo stregatto, la regina di cuori, Pinocchio, per citarne alcuni. Nei lavori di Novelli la meraviglia è data anche dalla ripetizione quasi martellante di alcuni simboli, come l’uovo o il pesce. Perché compaiono? L’artista non lo spiega, ognuno è libero di dare la propria personale interpretazione. Guardare un’opera vuol dire, in un certo senso, anche appropriarsene.

Ma queste illustrazioni popolate di personaggi non sembrano però consolanti e consolatorie. Le figure sono bloccate nelle loro pose, sono distanti, quasi raggelate. Sembrano perfino intrappolate nel Paese delle meraviglie. L’atmosfera è sospesa e chi osserva le opere immagina quasi che da un momento all’altro le figure abbandonino lo spazio bidimensionale per entrare nel mondo reale.

Di grande impatto è come al solito l’allestimento scelto personalmente dallo staff de Il Corniciaio. Chi visita la mostra entra in uno spazio a sé, viene accolto da un prato sintetico su cui trova collocazione una panchina rossa, proveniente da un asilo. Il tutto per richiamare al mondo dell’infanzia, alla fiaba di Alice nel Paese delle meraviglie. L’idea del mondo infantile è sottolineata anche dal reticolato che unisce le opere come in una gigantesca ragnatela.

La mostra sarà visitabile fino al 22 aprile. Abbiamo chiesto a Lisa Borgomaneri, l’anima de Il Corniciaio e di 96 metri cubi insieme al fratello, quali siano i prossimi progetti. Al momento l’artista e il tema della prossima esposizione non sono ancora stati scelti. Il lavoro di ricerca e selezione portato avanti è minuzioso e ogni progetto proposto deve convincerla in pieno.

Alice e la meraviglia, ad esempio, ha visto la collaborazione dell’associazione Alice Onlus ed è stata accolta da un grande successo di pubblico. Durante il vernissage i visitatori sono stati omaggiati anche di taccuini decorati a mano dall’artista e hanno potuto seguire l’approfondimento del dottor Paolo Grampa.

Quello che 96 metri cubi propone costantemente, infatti, sono momenti di riflessione e condivisione. La mostra Alice e la meraviglia ne è un nuovo esempio. La volontà è sempre quella di portare sul territorio voci nuove come Paolo Novelli. Una sfida quotidiana che Lisa e Marco Borgomaneri raccolgono con entusiasmo.

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Eleonora Manzo