L'allestimento - ph. Luigi SangalliL'allestimento – ph. Luigi Sangalli

Luogo austero – Il luogo, raccontano la figlia Angela e l'amico Luigi Sangalli, appena rientrati dopo avervi allestito la mostra, pare sia di austera bellezza. La scuola Don Evasio Ferraris, a Cigliano nel Vercellese, dove da domenica si aprirà una vasta, esaustiva antologica dedicata al Reggiori pittore, è rivestita di mattoni, lo spazio a lui dedicato un ampio refettorio, circondato da ampie e numerose finestre. Un'aula espositiva riammodernata e suggestiva. A metà tra il sabaudo e il funzionale.

Opere rare
– Qui sono convenute, in minima parte dalla collezione di famiglia, nella maggior parte da collezioni private lombarde ma ancor più piemontesi opere "che io stessa non avevo mai visto" confessa Angela, la figlia che dalla scomparsa dell'artista lavenese ne cura in prima persona, coadiuvata dal fratello e da alcuni tra gli gli amici che Albino ha lasciato, l'eredità culturale. Opere che per la rarità delle loro esposizioni, la storicità e per numero, poco meno di un centinaio, fanno di questa di Cigliano, un vero e proprio viaggio quasi completo  nel lavoro del padre.

L'allestimento - ph. Luigi SangalliL'allestimento – ph. Luigi Sangalli

Un anno, una settimana dopo – Una promessa. La mostra nasce come una promessa fatta proprio ad Angela dal curatore Adriano Prola, a lungo amico di Albino e conoscitore della sue stagioni creative più felici, nel giorno del suo funerale. L'anno scorso, il 18 agosto Albino Reggiori veniva a mancare mancava: la promessa era quella che nel primo anniversario della scomparsa, Cigliano avrebbe onorato la memoria con l'omaggio. Si è semplicemente slittati di una settimana.

L'artista - ph C. MeazzaL'artista – ph C. Meazza

Maestro di pitture – "Mio padre aveva un importante legame con il Piemonte – ricorda la figlia – aveva numerosi collezionisti, la sua fama come spesso è accaduto in altre parti d'Italia è stata più quella di un pittore che di grande ceramista". Per dire, nelle pieghe della sua poliedrica attività Reggiori ha svolto in molti momenti anche la pratica del murales. Il Vercellese ne conserva tracce, quelli a Maglione e a Santhià.
E' uno dei motivi per cui la bilancia delle opere in mostra pende verso la produzione pittorica. Del Reggiori ceramista naturalmente permangono tracce, pezzi singoli – ed unici – cadenzati lungo lo svolgersi dei decenni, Settanta, Ottanta, Novanta.

Santi in piazza, 1977Santi in piazza, 1977

I cardinali sabaudi – Ma a dominare sono i celebri Santi in piazza, meglio conosciuti come Cardinali, cui è dedicata un'intera sala, le struggenti Venezie, le Cattedrali, le nature morte insidiate da insetti; i disegni, le incisioni che Albino realizzò copiosamente, le incisioni. "Papà ha lavorato tantissimo – conclude Angela – anche a Milano, e in altre zone d'Italia, ci sono tante collezioni in cui scoprire opere da mostrare a chi voglia conoscerne meglio il lavoro. E' commovente vedere la disponibilità di tanta gente per la riuscita di questo progetto. Una mostra antologica a Varese? Sarebbe nell'ordine delle cose, ma aspetto che le cose, i tempi maturino. Non deve partire da me".

Omaggio ad Albino Reggiori
Inaugurazione: Domanica 26 agosto ore 21,00 (alle ore 20,00 verra' celebrata una S.Messa a ricordo di Albino Reggiori)
Istituto Comprensivo Don Evasio Ferraris
Piazza Martiri della Libertà 14 – Cigliano (Vercelli)
26 agosto – 11 settembre
orari: feriali 21-23.30; festivi 10-12/16-19/21-21.23.30
a cura di Adriano Prola