Paolo FranchiniDal progetto alla proposta – Dopo diverse pubblicazioni ed un cortometraggio noir, il vulcano Franchini erutta di nuovo. Alla ricerca di notizie "teatrali", ieri mi sono imbattuta nella pagina Facebook dell’autore varesino e ho raccolto immediatamente il suo appello, che recit più o meno così "cerco compagnia teatrale".

Facciamo un passo indietro.

Appassionato di storie che non si possono decisamente definire a lieto fine, intrigato in particolare da quelle vicende che si svolgono in ambienti chiusi da dove vittima ed assassino difficilmente possono fuggire, Paolo di recente si è trovato per le mani il racconto breve di Agatha Christie "Tre topolini ciechi" e proprio in quel momento si è accesa la lampadina. Nel 1947 la Regina Mary chiede all’autrice per il suo ottantesimo compleanno un regalo molto speciale: la Christie la accontenta e scrive la commedia "The Mouse Trap", che nel 1952, dopo essere passato alla radio, diventa anche uno spettacolo teatrale.

 

Agatha ChristieAgatha Christie versione bosina? – La storia della mitica scrittrice di gialli inglese, che con la sua penna ha dato vita a personaggi celeberrimi come Hercule Poirot e Miss Marple, rivista da Franchini diventa uno spettacolo teatrale in tre atti. Il vecchio castello-albergo della versione origale si trasforma, così, in un moderno Bed&Breakfast, i biglietti scritti di pugno diventano messaggi sul computer e sul telefono cellulare: i riferimenti al mondo contemporaneo certo non mancano.

Il titolo del progetto è al vaglio, ma tutto sembra confermare l’ipotesi del "doppio senso": il Bed&Breakfast si trasforma in Bad&Breakfast, e una sola vocale riesce a fare la differenza. 

Ora, però, Paolo Franchini cerca la compagnia teatrale adatta a portare sul palcoscenico la sua ultima fatica. "E’ la prima volta che mi occupo dmousetrap.jpgi teatro" ci spiega Paolo, "e sono pronto a confrontarmi con chi ha più esperienza di me. Cerco un gruppo a cui piaccia il mio nuovo progetto e che si imbarchi con me in questa avventura." Per rendere il tutto ancora più stuzzicante, e per mescolare una storia inglese d’altri tempi, la tecnologia del XXI secolo e la tradizione bosina, Franchini aggiunge: "E perchè no? Potrebbe anche trattarsi di una compagnia dialettale, in fondo le commedie ticinesi mi hanno sempre fatto molto ridere."

Sei attori, una sola ambientazione e dialoghi nuovi di zecca: varesini di scena chi si candida?

"Tre topolini ciechi" di Agatha Christie diventa uno spettacolo in tre atti grazie all’eclettico varesino Paolo Franchini. Ora manca solo la compagnia per metterlo in scena, e lo scrittore non sembra disdegnare la pièce in dialetto.