Della sua opera Walter Genoni ha scritto: "Non amando azzardare facili sperimentalismi, egli si affida con perizia a un canone regolato, consolidato. Con l'attenzione di un artigiano puntiglioso il pittore sa riproporre la gentilezza di un sorriso muliebre, la dignità del portamento di un vecchio contadino, la solennità non stereotipata di una cerimonia (come accade nella Processione russa) o la poderosa barriera di un ghiacciaio. (…) Non si può negare, comunque, che la componente illustrativa e talora genuinamente didascalica dell'opera di Crespi conferisce a gran parte della sua produzione un tono di garbata, dolce affabilità: è una pittura, cioè, con la quale gli occhi di tutti possono "dialogare" senza schermature e filtri intellettuali complicati".
Ancora pochi giorni per visitare la mostra personale all'ombra del campanile di Santa Maria del pittore bustocco che, nel 2008, ha visto pubblicata una monumentale monografia intitolata: "La foresta d'arte. ovvero "Della pittura gentile" a cura di Giuseppe Magini.
Opere di Crespi sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Presente al Museo Civico di Busto Arsizio, con alcune tele, Silvio Crespi ha realizzato numerosi dipinti a soggetto religioso per edifici di culto della zona. Nel 1998 ha dipinto la "Madonna degli Scout" per la chiesa della Madonna in Prato della città. Sue opere si trovano anche nelle chiese di Sacconago, Dairago, Torre di Ruggiero. Insegnante al corso di pittura organizzato dal C.A.B. e dall'Assessorato alla Cultura di Busto fa parte delle Accademie Tiberina e G. Marconi di Roma. Ha ricevuto numerose onoreficenze, premi e riconoscimenti.