Sanpapie1.jpgCompagnia Sanpapié – Progetto OMAGGI – Coreografie di Lara Guidetti – La serie omaggi nasce su richiesta, committenza e provocazione della casa di produzione spagnola Artes y Promociones Artisticas per una serata di Gala, ideata come omaggio ai grandi coreografi del 20mo secolo, che ha attraversato in tournée gran parte della Spagna.

"Da questo invito è nato lo stimolo che mi ha portato a creare tre coreografie che potessero omaggiare l’opera di tre grandi autori. Con un grande rispetto e non senza un sacro timore mi sono avvicinata a tre grandi donne quali Isadora Duncan, Martha Graham e Pina Bausch. L’intento non è stato quello di proporre porzioni di repertorio o schemi coreografici quanto quello di guardare alla loro opera e all’interno della loro vita alla caccia di sensazioni, spunti creativi, atmosfere, visioni del corpo e situazioni che potessero essere un punto di partenza per mettermi in prima persona nelle vesti di autrice, per creare un pezzo nuovo senza partire da me stessa. Queste donne sono state specchi di un’epoca, dell’ambiente artistico col quale hanno comunicato e interagito, spaziando dall’impegno politico alla denuncia sociale alle collaborazioni con artisti del mondo della musica, della pittura, del teatro o del cinema. Le suggestioni hanno iniziato a piovere e a intrecciarsi con le indicazioni e le note che Marta Isadora e Pina davano ai loro danzatori, o le osservazioni che hanno lasciato sull’uso del corpo e della composizione. Sono partita per fare un omaggio, per dire “grazie” e mi sono resa conto, al termine del lavoro, che queste donne mi avevano fatto un ennesimo regalo suggerendomi un percorso di ricerca di studio e crescita. Sono emersi tre frammenti che non hanno la pretesa di essere ritratti né celebrazioni ma che hanno piuttosto il carattere di un’evocazione: sono il frutto di un incontro. Tre coreografie che concentrano temi, indicazioni fisiche e teatrali, visioni del corpo, forme ma anche immagini, musiche, episodi, personalità controverse e fragilità umane. Tre pezzi “al sapore di”.

 

 

TRACCE – Omaggio a Martha Graham – Di Lara Guidetti – Con Lara Copia di sanpapie09@Maria Falconer_media.jpgGuidetti e Francesco Pacelli – Musica di Marcello Gori – Una donna che ha desiderato la scena e l’ha conquistata con coraggio, decisione, sensualità e devozione rimanendo aggrappata al lavoro sino alla fine dei suoi giorni con le mani distrutte dalle artrosi sotto guanti eleganti. Un personaggio interessante per la sua teatralità nella vita come nell’arte che ha raccolto intorno a sé un ambiente artistico molto vario da cui ha attinto e che ha, a sua volta, provocato. La fede nel corpo, nella necessità di farlo danzare e comunicare partendo dal movimento vitale comune a tutti: il respiro.

Solo due cose hanno fatto crollare Martha Graham: l’amore per un uomo che fu il primo danzatore a entrare nella sua compagnia e l’addio alle scene. La fragilità di una donna di fronte all’abbandono: quello sentimentale e quello, inevitabile, del corpo. Una tensione sottile e costante sostiene un tappeto coreografico di forme ed equilibri plastici, costruzioni al confine dello scultorio che rimandano all’immaginario classico da cui emergono impulsi, contatti carnali e cadute. Una gabbia di forme in cui il teatro e la vita s’intrecciano e confondono.

 

 

A OCCHI CHIUSI – Omaggio a Pina Bausch – Di Lara Guidetti – Con Lara Guidetti e Francesco Pacelli – Musica di Marcello Gori – A Occhi Chiusi non è solo una citazione dal celebre Café Müller, ma anche l’unico modo che posso trovare per fare omaggio a questa donna: con la verità intima di corpi che si aprono nelle loro individualità. Mettono a disposizione fragilità, limiti, storia e poesia. Corpi che si domandano, s’incontrano, crollano e si trasformano con l’ironia di chi continua a cercare una strada danzando.

Il tema dell’incomunicabilità nelle relazioni è la cornice di un gioco tra un uomo e una donna che affrontano la propria individualità, la dimensione pubblica, il contatto e l’abbandono. Gli elementi scenici sono semplici e quotidiani: tre sedie, un pallone da calcio e un paio di scarpe col tacco che si trasformano in segni e metafore di spazi e situazioni differenti. L’azione, il gesto e la danza convivono nello stesso spazio attraverso il corpo degli interpreti che si mette in gioco come canale per emozioni e immagini.

 

La danza oggi è un’arte che parte certamente dal corpo, ma che utilizza un linguaggio multiforme e ricco di variabili: i Sanpapié, affascinante compagnia sperimentale di teatro danza, salirà per la prima volta sul palco saronnese. Domenica pomeriggio ultimo appuntamento della rassegna per i ragazzi: “Cane blu”.