Roma – Per la prima volta la casa futurista di Giacomo Balla è aperta al pubblico. Un’opera d’arte totale che raccoglie pareti e porte dipinte, mobili e arredi decorati, utensili e abiti disegnati e realizzati, quadri, sculture e tanti oggetti che campeggiano nell’appartamento di via Oslavia dove il grande artista futurista visse con la moglie e le figlie Luce ed Elica dal 1929 fino alla morte avvenuta nel 1958.
Già da bambino Balla dimostra una predisposizione per l’arte: studia violino e successivamente disegno e pittura; dal padre eredita la passione per la fotografia. Dopo gli studi superiori frequenta l’Accademia Albertina (a Torino, città natale), dove inizia a studiare prospettiva, anatomia e composizione geometrica.
Il progetto romano, a cura della Soprintendenza Speciale di Roma e del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI, celebra l’artista della luce, del colore e del movimento in occasione dei 150 anni dalla nascita, organizzando oltre a “Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno” un altro evento. Infatti, oltre all’apertura dell’appartamento è allestita una mostra al museo, esposizione che evidenzia la straordinaria contemporaneità della visione del maestro, attraverso le opere di artisti, architetti e designer. Tra questi: Ila Bêka e Louise Lemoine, Carlo Benvenuto, Alex Cecchetti, Jim Lambie, Emiliano Maggi, Leonardo Sonnoli, Space Popular e Cassina con Patricia Urquiola. Opere inedite ideate e create per l’occasione che riflettono sulle numerose suggestioni di Casa Balla, opera d’arte totale, facendo emergere la profonda attualità di pensiero del poliedrico artista.

Entrambi gli eventi continuerano sino al 21 novembre. Casa Balla è aperta ogni fine settimana, con prenotazione obbligatoria. La mosta, alla galleria 5 del Museo Maxxi, è visitabile da martedì a domenica 11 – 19. Per accedere al Museo è necessario esibire la Certificazione verde COVID-19 (Green Pass). Info e prenotazioni su: maxxi.art.