Un nuovo progetto sta per essere realizzato grazie alla collaborazione fra l'Associazione Culturale "Amici di G. Carnovali detto il Piccio" e il parroco, don Giovanni Giudici, presso la Chiesa parrocchiale dell'Annunciazione in Bosco: l'apertura del primo nucleo di un Museo sacro, unico nel nord della provincia.
Il lungo lavoro iniziato nel 2010 per recuperare alcune tele della quadreria della chiesa, ha permesso di realizzare il restauro di tre opere seicentesche, di notevole pregio artistico, che saranno esposte in sede stabile, nella sala adiacente alla sacrestia.

Il locale è stato totalmente ristrutturato grazie all'impegno di alcuni parrocchiani, che hanno offerto gratuitamente le loro competenze e tante ore di lavoro per allestire un ambiente adeguato alla custodia delle opere.
Sulle pareti del nuovo Museo si possono ora ammirare le tre tele seicentesche: "Il sacrificio di Isacco" della scuola del Vermiglio, il "Battesimo di Cristo" di scuola lombarda e una raffinata copia da Perugino "Madonna in trono con Bambino fra i Santi Giovanni Evangelista e Agostino".
Anche il prezioso Manto della Madonna, piviale settecentesco donato alla chiesa di Bosco da una sposa della famiglia dei Visconti, restaurato nel 2013, ha trovato posto nella sala museale, all'interno di una grande bacheca appositamente realizzata con il contributo di una copia di coniugi boschesi.

Nel museo sono esposti anche due quadri significativi per la storia della parrocchia, che ritraggono don Ambrogio Parietti, il sacerdote che nel 1708 posò la prima pietra per edificare l'attuale chiesa e don Augusto Dell'Acqua, parroco dal 1916 al 1965, che resse la parrocchia per cinquant'anni e fece costruire la nuova torre campanaria, la grotta di Lourdes, e promosse numerosi altri interventi.

Completano l'esposizione due opere del pittore Massimo Antime Parietti – nato a Bosco cento anni fa – il ritratto di don Nivo Formentini, sacerdote boschese di nascita, e un Panorama del paese di Bosco dominato dalla sua grande chiesa, dipinto donato dall'autore nel 1989 in occasione del quarto centenario della parrocchia.

Il Museo sacro di Bosco ha potuto essere realizzato grazie al sostegno finanziario di privati e istituzioni bancarie o fondazioni, che non possiamo non citare per il loro prezioso contributo: alcuni affezionati parrocchiani, la ditta SIPI, la Banca Popolare di Milano, la Fondazione Comunitaria del Varesotto e la Fondazione Unione Banche Italiane per Varese. La ricerca dei finanziamenti, dei permessi della Curia e della Soprintendenza è stata condotta da Carolina De Vittori, mentre Achille Locatelli ha coordinato tutti i lavori di recupero della sala museale.
L'auspicio è quello di concludere il progetto iniziale con la ristrutturazione della grande sacrestia e con il restauro delle altre tele che attendono qualche generoso finanziatore.

Il Museo sacro di Bosco sarà inaugurato sabato 3 maggio 2014 a partire dalle ore 20.30 con un concerto d'organo, alla presenza del Vicario Episcopale di Varese, Monsignor Franco Agnesi. La visita al museo resta aperta nel pomeriggio di domenica 4 maggio, festa patronale di Bosco e nei giorni festivi, al termine della messa delle ore 9.00.
Si possono prenotare visite guidate per gruppi contattando gli "Amici del Piccio" (tel. 0332 508203).