Saronno – È un viaggio tra culture e sensibilità artistiche quello che si apre il 15 novembre al Museo della Ceramica “Giuseppe Gianetti” con l’inaugurazione, alle 18,  della mostra “Pensieri tra le mani” di Kazumasa Mizokami.

Circa quaranta opere in terracotta dipinta a freddo e disegni su carta compongono un percorso che mette in dialogo l’arte contemporanea di Mizokami con le raffinate ceramiche settecentesche della collezione Gianetti. L’allestimento trasforma le sale del museo in uno spazio sospeso tra epoche e geografie, dove materia e spirito, tradizione e innovazione si intrecciano in un racconto poetico fatto di gesti e silenzi.

Nato nel 1958 ad Arita, città giapponese famosa per la ceramica “Imari”, Kazumasa Mizokami cresce respirando fin da giovane la cultura dell’argilla. Dopo una prima esperienza in Messico, dove insegna scultura, nel 1992 si trasferisce a Milano, diplomandosi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Da allora espone in musei e gallerie internazionali, portando avanti una ricerca in equilibrio tra memoria orientale e linguaggi occidentali.

Le sue sculture evocano un universo armonico e vitale, popolato da figure umane, animali e forme naturali che sembrano fondersi in una danza senza tempo. Uomini, donne, fiori, farfalle, gatti: in questo microcosmo poetico – come sottolinea il critico Ivan Quaroni, autore del testo in catalogo – “Kazumasa immagina un diverso rapporto tra uomo e natura, basato sull’equilibrio e la mutua comprensione”. Un teatro silenzioso e universale, fatto di colori brillanti e posture archetipiche, dove l’arte diventa linguaggio comune e ponte tra culture.

In parallelo alla mostra, il museo propone il nuovo percorso “Passeggiata tra due mondi”, che accosta le stampe xilografiche di Utagawa Hiroshige alle ceramiche della collezione permanente, in un viaggio ideale lungo la via del Tokaido. Le xilografie narrano il cammino, le ceramiche ne restituiscono l’anima: segni, gesti e forme che parlano di equilibrio e contemplazione, invitando il visitatore a un’esperienza immersiva tra passato e presente.

Non mancano gli eventi collaterali dedicati al pubblico di tutte le età. Tra questi, il laboratorio “Argilla astratta tutta da toccare” (22 novembre), per bambini dai 4 -11 anni guidato dallo stesso Mizokami; i workshop “Ceramica da indossare” (22 e 29 novembre), per progettare e realizzare gioielli unici; e “Dripping Time!” (6 dicembre), laboratorio di decorazione con tecniche sperimentali.

L’esposizione, che rientra nel progetto “Giappone – Contaminazioni” promosso dalle associazioni Arcadia e Renaissance, sarà visitabile fino al 20 dicembre. Orari: mercoledì-venerdì 15–19; sabato e domenica 10–13 e 15–19.