Milano – La Manuel Zoia Gallery riapre la stagione espositiva con la mostra Tomorrow in the battle think of me, prima personale nel capoluogo lombardo di Luca Freschi (Forlì, 1982) in programma fino al 18 ottobre. L’esposizione presenta una ventina di lavori tra sculture, installazioni e opere inedite che indagano i temi della memoria, della responsabilità e della trasformazione.

Il titolo dell’esposizione nasce da una celebre frase del Riccardo III di William Shakespeare: «Domani, nella battaglia, pensa a me» – pronunciata dal fantasma della regina Anna al re che l’ha fatta uccidere. Una maledizione che si trasforma, nelle mani di Freschi, in evocazione del presente: un invito a non dimenticare, a misurarsi con la fragilità dei nostri tempi, a considerare il futuro come un campo di lotta quotidiano.

Il corpo, inteso come custode di memoria individuale e collettiva, è al centro della ricerca dell’artista. Le sue Cariatidi – figure verticali costruite sovrapponendo vasi, calchi, teschi e frammenti – si ergono come obelischi instabili, metafora della memoria che sostiene ma al tempo stesso grava. Nei Breviari, piccole opere essenziali e colorate che custodiscono oggetti minimi – una musicassetta, un fiore, un gelato, una forbice – il ricordo si fa ex voto contemporaneo, traccia fragile ma resistente. Con i Pavimenti d’ombre, Freschi raccoglie frammenti e rovine, restituendoli come reliquie da conservare, mentre le Ampolle e i calchi custodiscono oggetti naturali o anatomici, dalla conchiglia a una mano, da un corno animale a un busto.

In tutte le opere emerge un linguaggio plastico che attinge tanto alla mitologia e alla tradizione classica quanto all’arte contemporanea. La materia prediletta resta la terracotta, insieme alla ceramica, trattata con smalti lucidi e colori vivaci, ma anche con superfici opache e tonalità sospese. Questo contrasto visivo – brillantezza contro velatura – accentua la tensione tra vitalità e dissolvenza, tra presenza e assenza, che attraversa tutta la ricerca dell’artista.

Il percorso in mostra restituisce così una riflessione ampia: il passato non come reliquia immobile, ma come traccia viva, capace di generare senso nel presente. Le opere di Freschi, sottolineano dalla galleria, si distinguono per il continuo dialogo tra memoria ed esperienza, tra oggetti quotidiani e immaginario simbolico, tra permanenza e trasformazione.

Tomorrow in the battle think of me sarà visitabile nella sede della galleria di via Maroncelli dal mercoledì al sabato dalle 15 alle 19.