Milano – La levatura espositiva messa in atto alla Thaddaeus Ropac porta a “Georges Baselitz & Lucio Fontana. L’aurora viene”. Sono d’obbligo le presentazioni.
Georges Baselitz (Deutschbaselitz, Karmenz, Germania 1938) ha esercitato una profonda influenza sull’arte contemporanea internazionale. Dalla fine degli anni ’60 ha dato vita a quelle che diventeranno le sue opere iconiche, le composizioni a testa in giù, con l’intento di rendere le forme fluttuanti in un medium compreso tra astrazione e figurazione. Gli esordi espositivi lo vedono presente, nel 1972 e nel 1982 a Documenta 5. Inoltre suoi lavori saranno selezionati a rappresentare la Germania alla Biennale del 1980 con Anselm Kiefer. I più prestigiosi musei del mondo annoverano tra le proprie collezioni sue opere.
Lucio Fontana (Rosario di Santa Fe 1899- Comabbio 1968) è considerato tra i protagonisti della scena artistica internazionale del XX secolo. La sua formazione ha inizio presso lo studio di scultura del padre e prosegue all’Accademia di Brera a Milano sotto la guida di Adolfo Wildt. Ad esporre sue opere negli anni ’30 sarà la storica Galleria Il Milione. Aderisce con altri artisti al gruppo Abstraction e contemporaneamente collaborerà con il poeta e ceramista Futurista Tullio d’Albissola. Gli anni ’40 segnano il ritorno in Argentina dove fonda “Altamira, libre escuela des artes plasticas”. La fine del decennio lo vede di nuovo a Milano dove esporrà alla Galleria Il Naviglio. Sempre più protagonista sulla scena internazionale, sue opere sono presenti in importanti istituzioni pubbliche e private.
La doppia personale in corso da Thaddaeus Ropac vede presenti di Baselitz, i centri scuri, serie iniziata nel 2015 le cui dinamiche aprono a infinite profondità spaziali, in perfetto dialogo con i concetti spaziali di Fontana. In tale aperto confronto, l’opera dell’uno conduce al lavoro dell’altro, in una continuità di significazioni misteriose quanto dense di incantamento simbolico.
Mauro Bianchini
Georges Baselitz & Lucio Fontana. L’aurora viene” – Milano – Thaddaeus Ropac, Piazza Belgioioso 2. Dal 20 settembre al 21 novembre.









