A volte la casualità porta, all'interno di una motivata ricerca formale e intellettuale, a soluzioni impensate quanto risolutrici.
E' accaduto a Silvio Wolf che durante il caricamento di un rullino fotografico, prima della realizzazione consapevole del primo scatto, ha scoperto quanto la luce naturale, nell'impressionare il negativo, gli abbia rivelato la risposta verso la quale da tempo il fotografo rivolgeva i suoi pensieri chiedendosi cosa significasse il termine astratto in fotografia " A mio avviso esso indica l'astrazione dal fiume del tempo: un frammento temporale immoto e sospeso, un infinito assoluto presente".
Nato a Milano nel 1952, dove vive e lavora, Silvio Wolf ha studiato filosofia e psicologia in Italia e Fotografia ed Arti Visive a Londra.
E' docente di Fotografia alla scuola Arti Visive dell'Istituto Europeo di Design a Milano e Visiting Professor alla School of Visual Arts di New York.
A dare risposta a simili domande e al senso di ricerca dell'autore, concorre la personale "Origini. Gli orizzonti nell'idea di luce di Silvio Wolf", in corso presso la secentesca Fondazione Calderara a Vacciago. Dieci foto di grandi dimensioni compongono la mostra, a cura di Cristina Casero, in ideale dialogo con i lavori astratti di Antonio Calderara.
La luce "catturata" da Wolf definisce, per mezzo di intense gradazioni tonali, spazi dai confini indefiniti, labili nel loro delinearsi tanto da evidenziare la soave pregnanza della aree cromatiche.
Nulla appare statico e l'insieme potrebbe essere sovvertito, non per questo negando l'essenza originale. Nella dinamica visiva mossa dai moti di colore si è portati a cogliere la fluidità di lontani pianeti, come al folgorio di occhi sbarrati verso la luce del sole.
In questi mondi altri i sogni paiono possibili, anche quelli più estremi.
Silvio Wolf – "Origini"
Vacciago – Fondazione Calderara, Via Bardelli 9
Fino al 15 ottobre
Orari: da martedì a venerdì 15-19
Sabato domenica 10-12/15-19