Ben confenzionato e lanciato in pompa magna, Il Pretore non mantene le promesse, regalando un'operetta piuttosto scialba, gradevole ma incolore.

Scarsa la prova dei protagonisti, guidati da un Pannofino perennemente sopra le righe, una Sarah Maestri e un Mattia Garau piuttosto inespressivi.
Si salvano i caratteristi di contorno (Cavallari, Milano, Miglio, Caprioglio). Scrittura esile esile e regia televisiva per un prodotto destinato ad essere dimenticato in fretta.