Marcello MorandiniMarcello Morandini

Ingiustizia – Si chiude un ciclo. L'Associazione dei Liberi Artisti della Provincia di Varese saluta il suo presidente. Marcello Morandini dopo cinque anni lascia il posto di guida, e il gruppo sembra vacillare. Un'uscita di scena prevista – Morandini aveva annunciato un anno fa le sue intenzioni – ma che suscita parecchio rammarico. L'ormai ex presidente non nega la sua rabbia soprattutto nei confronti di chi, in più occasioni, l'ha lasciato solo. "Non è giusto" ha ripetuto più volte Morandini "più che per me non è giusto per loro". L'ingiustizia riguarda soprattutto l'attività dell'Associazione; troppo spesso infatti il presidente si è fatto carico di proporre eventi, promuovere mostre, cercare spazi espositivi e anche acquirenti, mentre, a suo giuidizio, i suoi colleghi artisti spesso sono rimasti al traino. "Sono abituati troppo bene" incalza Morandini "sono contenti, ma nessuno fa niente. L'Associazione funziona se ognuno lavora, se ognuno ha interesse".

Giovanni La RosaGiovanni La Rosa

Puntiamo sui giovani – "Lavoro solo io" ha anche aggiunto Morandini, lasciando emergere un pò di rabbia ancora irrisolta. Uno sfogo che arriva dopo cinque anni di impegno, e soprattutto dopo la serie di mostre organizzate per il trentennale, che hanno richiesto non pochi sforzi. "Sarebbe bello se l'associazione si allargasse ad altri settori culturali" ha aggiunto poi il designer "bisognerebbe cercare responsabili esterni che si occupino di fotografia, architettura, musica, insomma ci vuole una svolta ed un ampliamento". Una proposta che vede concorde anche Giovanni La Rosa, tra i fondatori dei Liberi Artisti e membro più votato come possibile successore alla presidenza. L'artista varesino non ha però intenzione di accettare l'incarico "è un impegno molto grosso, non me la sento di prenderlo" ha detto La Rosa "poi ci vorrebbe un giovane, ci vuole nuovo entusiasmo".

Svolta necessaria –
Secondo Piero Cicoli, membro dell'Associazione, sarebbe proprio il collega varesino il continuatore ideale, anche se "Morandini è difficile da sostituire, è stata una perdita grande per il gruppo" dice l'artista. I Liberi Artisti hanno bisogno di voltare pagina, di nuovo brio, ma soprattutto di cooperazione. "Speravo in questi anni di aver alimentato un motore, che senza di me avrebbe continuato a funzionare" ha continuato Morandini, "ma il motore rischia di spegnersi". Nessuna certezza sul futuro presidente, e addirittura qualcuno minaccia di abbandonare insieme alla vecchia guida.

Il logo dell'associazioneIl logo dell'associazione

Rifiuto – Non del tutto concorde con la linea seguita da Morandini è Massimo Conconi, che sottolinea la necessità di una maggiore selezione all'interno del gruppo: "bisognerebbe un minimo differenziare gli artisti in base alla qualità" ribadisce Conconi "poi non sono d'accordo con la linea editoriale e con gli investimenti che sono stati fatti ultimamente". un problema che la gestione Morandini ha sempre avuto. Progetti ambiziosi, pubblicazioni destinate a durare negli anni e inevitabilmente, impegni onerosi, sopratutto economicamente per la casse dell'Associazione. Un cambio di guardia potrebbe, secondo pittore, docente al Liceo Frattini, giovare al gruppo. Non è da escludere l'intervento di una figura esterna. Tra gli appetibili è stato segnalato più volte, dallo stesso Morandini, Ettore Ceriani, critico di riferimento del gruppo, che tuttavia non sembra intenzionato a raccogliere il testimone. "Non so cosa succederà" ha commentato da parte sua il giornalista "forse si creerà un gruppo esecutivo. Secondo me non bisogna ricorrere ad una figura esterna, prima vanno ricercate le potenzialità interne". Questione irrisolta, per ora, almeno fino alla prossima riunione del gruppo quando ci saranno delle nuove votazioni. L'impressione è che nessuno voglia assumere il ruolo di guida, ma l'associazione ha bisogno di una svolta, e bussola alla mano, di una nuova direzione.