I volti della LaideI volti della Laide

Sono entrata domenica nella libreria del castello e mi sentivo così bene…Dovevo montare la mostra, cosa che mi angoscia sempre perché non so mai come si comporteranno le pareti con me. Invece sembrava che pian piano ammorbidendosi dalle rigidità dei secoli il castello mi accogliesse con grazia. I "miei buzzati" ci si sono arrampicati quasi per gioco”.

Dino Buzzati, l'illustrazione, Milano, il Corriere della Sera. Il Castello Sforzesco. Un cocktail di elementi che fusi insieme non potevano non suscitare l'attenzione, l'emozione, l'empatia di Chiara Dattola
, pittrice, illustratrice che sull'onda dei ricorsi dell'anno buzzatiano riscopre la parola e l'immagine del grande giornalista e continua un suo personalissimo viaggio intorno a quel mondo complesso in cui sentimenti adulti e visioni infantili si fondono mirabilmente.

“Buzzati mi ha sempre affascinato parecchio per la sua franchezza, la sua poesia, la sua ironia” raccontava alcuni mesi fa Dattola in occasione di una sua prima mostra milanese allo spazio Libri e Caffè in via Pietro Maestri. In quell'occasione la giovane illustratrice varesina cominciava ad esplorare il mondo fumettistico di Buzzati – autore va da sé del Poema a fumetti, correva l'anno 1969, caso letterario e grande successo – e ad omaggiarlo personalmente nel centenario della sua nascita.

Erano una trentina di tavole, nate dall'urgenza della lettura e della rilettura, girando a zonzo per Milano, “leggendo nel cuore e fra le pagine di Dino” scrive va ancora Chiara Dattola per quell'occasione.

A distanza di pochi mesi, in realtà, il legame immaginario si è fatto ancora più stretto, il cerchio ancora più magico: Chiara nel frattempo, casualmente, ma non c'è mai forse casualità in queste cose, ha stretto rapporti professionali con il Corriere della Sera, per anni notoriamente regno, nelle pagine culturali, della preziosa firma dell'intellettuale Buzzati.

I volti della LaideI volti della Laide

Ed è anche in questo clima che matura il successivo omaggio che a breve, dal 20 marzo fino al 5 aprile, presso la libreria del Castello Sforzesco – in collaborazione con Milanocasa e Luigi Cannillo – Chiara darà la sua versione di una delle più riuscite figure di donna della letteratura contemporanea, uscita dalla penna disincantata e visionaria dello scrittore bellunese: la Laide di Un amore, l'opera del 1963, che ha spalancato nella sua letteratura l'ingresso al mondo femminile fino a quel momento precluso.

Un amore che la giovane legge come trasporto, anche in questo caso biografico, verso la città: “Una città corposa vista da tante angolazioni diverse, filtrate attraverso lo specchio dei sentimenti che io stessa nutro per lei. Io non sono di Milano, ma l'ho vissuta prima da studentessa e poi da lavoratrice”, dice ancora Chiara.

Forse questa Milano è proprio come una Laide, spregiudicata, ma bambina dentro, licenziosa e pudica al tempo stesso. Nei colori dei disegni, dei collage misti ad olio, Dattola ha voluto proprio rendere questo. “Come se improvvisamente, da un momento all'altro si potesse scorgere il tallone della Laide teso in un relévé”.

Chiara Dattola – I volti della Laide
20 marzo – 5 aprile
Libreria del Castello Sforzesco
Milano
Piazza Castello
orario: tutti giorni dalle 10 alle 19
info: 02878696
www.milanocastello.it/ita/libreria.html