Milano – Dopo “Emilio Tadini 1960 – 1985”, “L’occhio della pittura” del 2007, “Emilio Tadini 1985 – 1997. I profughi, i filosofi, la città, la notte” del 2012, la Fondazione Marconi presenta “Emilio Tadini 1967 – 1972. Davanti agli occhi, dietro lo sguardo”.

Tra le figure più interessanti del dibattito culturale del secondo dopoguerra, Emilio Tadini tra il 1967 e il 1972 da origine alla sua distintiva modalità stilistica e operativa.

Accanto a opere storiche, la mostra presenta una selezione di disegni e elaborazioni grafiche a testimonianza di  come Tadini abbia sempre affiancato ai suoi lavori su tela anche schizzi su carta.

L’analisi dell’intera esposizione richiede un approccio di natura concettuale poiché le immagini, apparentemente di immediata lettura, nascondono molteplici e profondi significati letterari e visivi.

Il profondo rapporto che ha legato l’artista milanese a Giorgio Marconi, lo si evince da quanto affermato dallo stesso Tadini nel testo di A.C. Quintavalle (Emilio Tadini, Fabbri Editori, 1994) “L’incontro con Marconi è stato importante, mia ha dato una grande fiducia di potere fare questo lavoro di pittore professionalmente, e subito dopo, lavorando, viene fuori la prima grande serie che è quella della “Vita di Voltaire”, dove si vede l’influenza della Metafisica, si alleggerisce la materia pittorica, uso fondi chiari monocromi e comincia un po’ la storia della mia pittura. A questo punto c’è ormai questa come attività professionale, tanto che io sospendo il lavoro letterario: prendo appunti, per me, come se volessi autorizzare davanti a me stesso una scelta”.

 

Emilio Tadini 1967 – 1972. Davanti agli occhi, dietro lo sguardo – Milano – Fondazione Marconi, Via Tadino 15. Fino al28 giungo. Orario: martedì-sabato 11-19

 

Mauro Bianchini