Senza titolo, 1996, acrilico su telaSenza titolo, 1996, acrilico su tela

Prima studentessa della Repubblica Popolare Cinese a diplomarsi in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera, Zheng Rong (Shanghai, 1948) espone per la prima volta alla Galleria Ostrakon di Milano con una trentina di opere che ripercorrono l'evoluzione creativa della sua ricerca pittorica dal 1988 a oggi: un'arte dall'identità "colta" che irrompe sulla carta di riso e sulla superficie della tela con una ponderata irruenza. Libera dai monotoni e convenzionali lacci figurativi, l'artista ha infatti abbandonato l'affascinante galleria di volti di uomini e donne cinesi realizzati prima di arrivare in Italia, nel 1986, e si è lasciata trasportare dall'imprevedibilità degli inchiostri e degli acrilici acquerellati. I pigmenti, diluiti nell'acqua e sovrapposti attraverso leggere velature, si compenetrano dolcemente raggrumandosi in macchie policrome e dai contorni volubili.

Come sottolinea nel testo in catalogo lo storico dell'arte Luca Pietro Nicoletti, i «segni neri che solcano il foglio e che fungono da elementi portanti, guidano l'occhio secondo una precisa direttrice di lettura», trasformandosi nelle coordinate "poetiche" di un universo nebuloso.

Senza titolo, 1996, acrilico su telaSenza titolo, 1996, acrilico su tela

Nelle sue opere si avverte tutto l'amore per la tradizione culturale cinese – in particolare per la calligrafia orientale – e la curiosità per la tradizione euro-americana del secolo scorso, la cui dimensione astratto-informale è diventata il punto di partenza per una scrittura personale e interiore. In questo lungo excursus artistico si snodano i cicli de "I primi passi", del "Bianco e nero", del "Ritmo e rima", della "Memoria", del "Bosco" e del "Verde e blu".

Dai ritratti quieti e popolari dei suoi connazionali si passa a una serie di inaspettati grovigli cromatici – imbevuti di rossi e verdi guizzanti o segnati da eleganti sciabolate di neri e grigi perlacei – per arrivare infine alle fluttuanti placche di colore dei lavori più recenti. Pennellate piatte e larghe costruiscono le trame e i tasselli in cui si coagulano i ricordi, i travagli e i sogni di una vita.

Zheng Rong, tra astrazione ed espressione
Dal 22 settembre al 15 ottobre 2011
Milano, Galleria Ostrakon
Via Pastrengo 15
Per info.: tel 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it
Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso libero
A cura di Dorino Iemmi
Inaugurazione giovedì 22 settembre, ore 18.30