![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Reggiori-2-205x300.png\")
Leggiuno – L’eremo di Santa Caterina del Sasso illuminata dai “Rosoni di luce” di Albino Reggiori. La mostra, allestita all\u2019interno del Convento Meridionale e della Sala del Capitolo \u00e8 curata dalla figlia dell’artista Angela affiancata nella presentazione (avvenuta lo scorso 15 aprile) da Silvano Colombo, storico e critico d\u2019arte e gi\u00e0 direttore dei Musei Civici di Varese.<\/p>\n
La selezione di opere esposta, costituita da ceramiche, acqueforti, tele e disegni, \u00e8 esplicativa della naturale aspirazione dell\u2019anima umana all\u2019Altissimo, ben resa nel soggetto delle cattedrali che, come sottolinea frate Roberto Fusco, sacerdote della Fraternit\u00e0 Francescana di Betania, che vive all\u2019Eremo rappresentano una metafora potentissima, un simbolo religioso. La cattedrale \u00e8 sempre un luogo di preghiera dove ci si incontra per trovare Dio. […] Queste cattedrali alte, slanciate, portano in alto il nostro sguardo, ma nello stesso tempo sono fatte di pietra, come la realt\u00e0, a volte dura. Credo che questa dualit\u00e0 in cui ci\u00f2 che \u00e8 aereo, spaziale e ci\u00f2 che \u00e8 duro come la pietra si possa comprendere con l\u2019opera dell\u2019artista Reggiori”. Questo \u00e8 l\u2019invito con cui, fra Roberto spinge a guardare oltre, per cercare un significato che interroghi da vicino.<\/p>\n
![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/Reggiori-1-223x300.png\")
La mostra sar\u00e0 visitabile fino a domenica 4 giugno durante i consueti orari di apertura: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 ai possessori del biglietto per l\u2019ingresso all\u2019Eremo di Santa Caterina
\ndel Sasso.<\/p>\n
Biografia ALBINO REGGIORI<\/strong><\/p>\n \u00c8 nato nel 1933 a Laveno Mombello. Giovanissimo \u00e8 entrato come decoratore ceramista nella fabbrica lavenese Verbano, frequentando contemporaneamente la scuola serale di disegno dell’Istituto Professionale di Stato di Laveno, presso la quale si \u00e8 diplomato decoratore ceramista, per poi insegnare tecnica ceramica. Nel 1955 ha iniziato ad esporre sue opere a Faenza, Gubbio, Albissola, Castellamonte, Gualdo Tadino ed in altre numerose manifestazioni di rilievo internazionale. Nel corso della sua attivit\u00e0\u0300 artistica ha tenuto oltre cento mostre personali, sia in Italia sia all’estero; inoltre, dal 1983 al 1995 \u00e8 stato Direttore della Civica Raccolta di Terraglia Museo della Ceramica di Cerro, oggi MIDeC. Numerosi sono i premi ed i riconoscimenti che gli sono stati assegnati e le mostre collettive alle quali \u00e8 stato invitato a partecipare. All\u2019estero ha esposto a Varsavia (Polonia), Wellington, Hamilton e Dunedin <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Leggiuno – L’eremo di Santa Caterina del Sasso illuminata dai “Rosoni di luce” di Albino Reggiori. La mostra, allestita all\u2019interno del Convento Meridionale e della Sala del Capitolo \u00e8 curata dalla figlia dell’artista Angela affiancata nella presentazione (avvenuta lo scorso 15 aprile) da Silvano Colombo, storico e critico d\u2019arte e gi\u00e0 direttore dei Musei Civici […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":70053,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64,51],"tags":[],"yoast_head":"\n
\n(Nuova Zelanda), Melbourne (Australia), Nagoya (Giappone), Boston e Cleveland (USA), Mosca, Kief e Leningrado (Russia) e Budapest (Ungheria). Nel corso della sua attivit\u00e0 ha realizzato affreschi, murales e pannelli in ceramica.
\nPittore, incisore e ceramista, ha sviluppato la sua attivit\u00e0\u0300 artistica in campo assai vasto.
\nReggiori \u00e8 stato docente di scultura ceramica presso l’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como ed ha tenuto corsi di ceramica in varie localit\u00e0\u0300 d\u2019Italia. Sue opere sono state donate, da importanti Enti, a personaggi pubblici di rilievo, tra i quali il Principi reali d\u2019Inghilterra Carlo e Diana ed il Cardinale Martini.
\nReggiori \u00e8 morto a Mombello nel 2006.
\nA seguito della sua scomparsa gli sono state dedicate alcune mostre, tra queste al MIDeC di Cerro dal titolo: \u201cOmaggio ad Albino Reggiori\u201d, presentata da Gian Carlo Bojani. Nel 2016, in occasione del decennale della sua scomparsa, si \u00e8 tenuta la mostra \u201cAlbino Reggiori. Le guglie dello spirito\u201d, presentata da Chiara Gatti, con la curatela della figlia Angela, una retrospettiva di pittura, ceramica e grafica, allestita in sei sedi site nella provincia di Varese, tra le quali il Museo Civico Floriano Bodini, il
\nMIDeC e il Museo Innocente Salvini. Nel 2018 \u00e8 stato tra gli artisti invitati alla mostra \u201cIl palpito del colore. Un secolo di pittura a Varese\u201d a cura di Chiara Gatti dove tre suoi dipinti sono stati esposti al Museo Bodini nella sezione \u201cI maestri del secondo dopoguerra\u201d.
\nAltre opere di Reggiori si trovano al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, alla Villa Reale di Monza, all\u2019H\u00e4meenlinnan Taidemuseo di H\u00e4meenlinna (Finlandia), al Museo della Ceramica Palazzo dei Conti Botton di Castelmonte, alla Civica Galleria d\u2019Arte Moderna di Gallarate (MAGA), al Museo Civico d\u2019Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago di Varese, al MIDeC Museo Internazionale Design Ceramico di Cerro di Laveno Mombello e al MAM di Gazoldo degli Ippoliti, a
\nPalazzo Brunori nella \u201cRaccolta Bojani Corinaldo” e presso numerose collezioni pubbliche o private.<\/p>\n